La vita oltre la... morte Dagli Egizi ai nostri giorni

A organizzare un ciclo di conferenze è l’associazione Archeosofica Primo appuntamento sabato 22 aprile. L’ingresso è aperto a tutti .

La vita oltre la... morte  Dagli Egizi ai nostri giorni

La vita oltre la... morte Dagli Egizi ai nostri giorni

La vita termina con la morte? Vi è un aldilà che ci aspetta? E se c’è, come è fatto? Dalla più remota antichità l’uomo si è sempre posto alcune domande. E proprio per rispondere ad esse, l’associazione Archeosofica propone un ciclo di incontri, ‘Alle frontiere dell’aldilà’, che proverà a sciogliere questi importanti quesiti. "Torneremo indietro nel tempo di qualche millennio – spiegano dal sodalizio – fino al primo testo conosciuto, ‘Il Libro Egiziano dei morti’, la cui traduzione è il ‘Libro dell’uscita al giorno’. Il testo è composto da formule magiche che servivano al defunto nel suo viaggio verso il mondo dei morti, il Duat, ricco di insidie e pericoli che è necessario attraversare per raggiungere l’immortalità".

Dall’Egitto poi ci si ci sposterà in Tibet. "Con il Bardo Thödol o il Libro Tibetano dei morti. Secondo la concezione tibetana la vita dovrebbe essere utilizzata per prepararsi al passaggio nell’aldilà dove l’anima può essere ancora accompagnata e aiutata. Il più recente ‘Libro Cristiano dei morti’, scritto da Tommaso Palamidessi, chiarisce ciò che nei precedenti testi era rimasto oscuro dando all’uomo e alla donna di oggi le chiavi per una sperimentazione extra-sensoriale; l’obiettivo, nel momento dell’abbandono del corpo, sarebbe quello di orientarsi usando le grandi facoltà presenti in ognuno di noi". Ma come è possibile per l’uomo vivere nei mondi metafisici comunemente definiti aldilà? "Come valida ipotesi di lavoro ci chiederemo se esista davvero l’anima e, nei successivi approfondimenti, esamineremo come l’uomo e la donna non siano composti solo dal corpo fisico, ma anche da altri veicoli di natura energetica.." L’appuntamento è nella sede dell’associazione Archeosofica, in via Crispi 99, sabato 22 aprile alle 17.30. Ingresso libero. Info: [email protected]. Marco Magi