La tragedia di Riccò. Una fiaccolata per Saida

Domani il corteo per ricordare la donna uccisa. Lettera della scuola alle famiglie. La Croce rossa riccolese mette a disposizione degli studenti uno psicologo.

L’appuntamento è per domani pomeriggio alle 19 davanti alla scuola, con il corteo che percorrerà i luoghi frequentati dalla vittima e urlerà per le strade il proprio sdegno per l’ennesima donna uccisa dal marito. Così la comunità di Riccò del Golfo ha deciso di ricordare Saida Mammouda, la donna uccisa a coltellate lunedì dal marito Hichem Ben Fattoum, poi suicida. In attesa delle autopsie – potrebbero essere svolte domattina – che andranno a chiudere il fronte giudiziario della vicenda, domani a risuonare saranno le voci di centinaia di persone. Una manifestazione che si annuncia "rumorosa, per dire basta al silenzio", quella che vede il sostegno del collettivo spezzino “Non una di meno“ e che vedrà i ragazzi della scuola riccolese preparare alcuni striscioni. Una vicenda dolorosa, che non ha lasciato indifferente nessuno. La Croce Rossa ha annunciato alle istituzioni la volontà di mettere a disposizione uno psicologo per gli alunni della scuola. E proprio dalla scuola, il dirigente scolastico dell’Isa 19, Otello Coccia, ha scritto una comunicazione a genitori,docenti e personale scolastico, dove si evidenzia che "la scuola non può sottrarsi ad un momento di riflessione. Dobbiamo rinnovare l’importanza di una educazione rivolta non solo alla conoscenza, ma anche ai valori della solidarietà, del rispetto e della responsabilità civile. Di fronte a simili tragedie, il silenzio rischia di essere complice. Il nostro impegno deve tradursi in un’azione concreta".

"Riccò del Golfo – spiega il sindaco Loris Figoli – si sta unendo in uno stretto abbraccio ai figli di Saida: si moltiplicano offerte di aiuto e di sostegno morale ed economico. I molti canali che si stanno aprendo diventeranno la garanzia di un futuro che speriamo tutti nella nostra comunità. Le istituzioni hanno oggi il dovere di accogliere e investire bene questo fragore doloroso". Sulla manifestazione, che il Comune "faciliterà quanto possibile, nel rispetto delle norme", il sindaco spiega che "quello di gridare aiuto risulta un bisogno e un dovere. Un processo di crescita che non può essere interrotto, diversamente Saida morirebbe di nuovo: poi, torneremo insieme ad occuparci di come migliorare uniti: soprattutto per i figli di Saida".

Matteo Marcello