REDAZIONE LA SPEZIA

Le indagini sull’aggressione : "Felice aveva in mano il coltello". I tre giovani interrogati in Tribunale

Parlano gli amici del minorenne che ha colpito il clochard, indagati per concorso in tentato omicidio. Hanno confermato il litigio legato ai presunti maltrattamenti che l’uomo avrebbe inflitto al suo cane. .

Le indagini sull’aggressione : "Felice aveva in mano il coltello". I tre giovani interrogati in Tribunale

Per la prima volta hanno fornito la loro versione dell’aggressione avvenuta nella notte di Pasqua ai giardini della stazione ferroviaria di Sarzana. I tre giovani, amici del minorenne sarzanese indagato per tentato omicidio di Felice Loiacono, hanno confermato la minaccia con il coltetto e negato la spedizione punitiva. I due fratelli di Sarzana e un amico di Massa, tutti maggiorenni, sono stati ascoltati in Tribunale a Genova dal gip Claudia Feddaiu e dal pubblico ministero Francesco Alvivo accompagnati dagli avvocati Davide Ambrosini e Michele Vita. Era presente in aula anche l’autore materiale dell’aggressione, il giovane che con un paletto di ferro ha colpito alla testa Felice Loiacono lasciandolo a terra primo di conoscenza. Il ragazzo, difeso dalle legali Giuliana Feliciani e Valentina Antonini, è in carcere a Firenze dove è stato trasferito dall’iniziale detenzione a Torino.

Nel carcere minorile piemontese era stato aggredito e per questo il team difensivo ha ottenuto il trasferimento in un’altra struttura. I tre indagati per concorso in tentato omicidio hanno ribadito di avere rimproverato Loiacono per i maltrattamenti al cane Pongo. Atteggiamento che, secondo il racconto, non sarebbe stato una novità. Anche se l’avvocato dell’aggredito Federico Loiacono di Bergamo ha sempre smentito le accuse di maltrattamento all’animale, amatissimo da Felice. I tre ragazzi hanno riavvolto il nastro della notte rimarcando di essere passati dai giardini e aver visto Loiacono maltrattare il cane. Ci sarebbe stato così un primo faccia a faccia non certo tranquillo mentre l’arrivo del quarto ragazzo è avvenuto successivamente. Infatti soltanto dopo una telefonata l’amico si è aggiunto al gruppetto incontro nel quartiere di Crociata.

Per evitare rischi al ritorno per recarsi in piazza Martiti intorno all’una di notte è stato recuperato un paletto di ferro da un cantiere poco distante. Nel nuovo incontro però le cose si sono ulteriormente scaldate tanto che, secondo la versione fornita dal giovane dopo l’interrogatorio avvenuto nella caserma dei carabinieri all’alba di Pasqua, e confermata dal terzetto Felice avrebbe estratto il coltello minacciandoli. A quel punto il più giovane della compagnia lo ha colpito alla testa con il paletto. Il coltello di cui i ragazzi parlano è stato poi ritrovato il giorno successivo dal perito incaricato dalle legali Antonini e Feliciani ed è stato consegnato ai carabinieri della compagnia di Sarzana.

Massimo Merluzzi