
La comunale tra Nasso e Alpicella
La petizione non ha sortito l’effetto sperato: così, per la scarsa manutenzione della strada comunale che unisce Nasso e Alpicella, un gruppo di cittadini valuta l’esposto alla Procura. Lo scorso mese un gruppo di cittadini di Calice ha sottoscritto una petizione per sollecitare il Comune a rendere percorribile la strada , per agevolare l’accesso a una viabilità alternativa alla strada provinciale 8 chiusa per frana dal 2 maggio. "La situazione attuale rende inagibili i percorsi alternativi per molti cittadini di Calice Alto, a causa dell’estensione del territorio e delle discutibili condizioni delle strade" spiega per il gruppo di firmatari della petizione Alessandra Cacciavillani, sottolineando come nel finanziamento regionale destinato agli interventi sulle frane delle sp8 e sp20, "sono stati stanziati 50mila euro per la pulizia della strada Nasso-Alpicella, al fine di rendere praticabile anche la strada Alpicella-Bruscarolo. Tuttavia, ad oggi non risulta che sia stato eseguito alcun lavoro, nonostante questi interventi fossero previsti nei giorni successivi alla frana sulla sp8".
"Da oltre quattro mesi siamo costretti a percorrere il doppio dei chilometri per raggiungere i luoghi di lavoro, per la spesa e per le altre necessità quotidiane. La risposta della sindaca Federica Pecunia alla nostra petizione è stata del tutto insoddisfacente, giustificando l’inazione con le solite scuse del predissesto, della mancanza di mezzi e risorse. La sindaca aveva promesso che nella settimana dal 12 al 18 agosto sarebbe intervenuto un mezzo, preso in convenzione con il Comune di Tresana, per iniziare la pulizia della strada Nasso-Alpicella, che oltre a essere diventata un vero e proprio bosco, è anche gravemente dissestata, mettendo a rischio quotidianamente la sicurezza dei cittadini che la percorrono". Una situazione che ha portato i cittadini a valutare la possibilità di inviare "una segnalazione dettagliata alla Procura, oltre che al Prefetto. Riteniamo necessario far presente alle autorità competenti la grave situazione in cui siamo costretti a vivere".