La Spezia, una tonnellata di aiuti ai ‘poveri invisibili’

La pandemia ha colpito il territorio fra aziende chiuse e contratti non rinnovati. L’intervento di Coldiretti a favore dei più deboli

Un momento della campagna "Spesa sospesa" di Coldiretti

Un momento della campagna "Spesa sospesa" di Coldiretti

La Spezia, 17 dicembre 2020 - I poveri invisibili. Li chiama così Francesco Goffredo, direttore provinciale di Coldiretti: sono quelli che non compaiono in alcuna statistica ufficiale perché nessuno li ha ancora "censiti", eppure negli ultimi mesi sono cresciuti sensibilmente, andando ad allargare la fascia già vasta dell’indigenza e del disagio sociale. Sono la conseguenza diretta della pandemia: cassintegrati, persone che hanno perso il lavoro perché il loro contratto a tempo determinato non è stato rinnovato, commercianti e artigiani la cui azienda non è riuscita a sopravvivere al lockdown. Senza contare i tanti che ancora il lavoro ce l’hanno ma con la prospettiva certa di perderlo a marzo, quando prevedibilmente verrà meno il blocco dei licenziamenti.

"E’ un quadro di grave difficoltà di fronte al quale la nostra organizzazione ha deciso di mobilitarsi con la cosiddetta Spesa sospesa contadina – spiega Goffredo –  si tratta di un programma di interventi articolato, la cui prima fase è partita la scorsa settimana con 1,3 tonnellate di pasta di qualità distribuita in provincia individuando nuclei e aree di intervento caratterizzati da situazioni di maggiore difficoltà. Così, con l’aiuto di Maris che ha collaborato per la logistica, abbiamo programmato le consegne al Consorzio Cometa, che opera nell’area del disagio, delle disabilità e delle dipendenze, alla Comunità di Pitelli, al Sorriso Francescano e a Missione 2000, l’organizzazione che alla Spezia si occupa delle mense serali per gli indigenti. Va chiarito che prodotti che la nostra organizzazione ha messo a disposizione sono di primissima qualità, a differenza di quanto avviene inevitabilmente con questo tipo di iniziative assistenziali. Si tratta di pasta di grano duro made in Italy che sono sul mercato con il marchio Le stagioni d’Italia".

Ma da dove vengono quelle specialità? "Da noi hanno aderito alla campagna, che andrà avanti nelle prossime settimane con altre iniziative allargando il raggio azione anche ad altre associazioni, un migliaio di realtà agricole, fra agriturismi, aziende vere e proprie e piccoli produttori, col sostegno di importanti marchi del settore: qualcuno ha messo a disposizione i prodotti, altri somme in denaro per dare un contributo concreto di qui alla fine dell’anno. La risposta è stata estremamente generosa e si svilupperà anche in altre forme di sostegno". Cioè? "Stiamo confezionando pacchi con dentro tutta una serie di prodotti dell’agricoltura di qualità: dalla salsa di pomodori a formaggi come pecorino e grana padano,agli insaccati. Contiamo di consegnarli entro Natale alle famiglie bisognose, che potranno così accedere a cibo di qualità. E’ per le aziende uno sforzo considerevole, cui ha preso parte anche il management di Coldiretti rinunciando ai compensi straordinari".