
Roberta Zanello
Un atto d’amore per la città di Sarzana, per i suoi abitanti ed il suo tessuto produttivo. Roberta Zanello, psicoterapeuta e psicologa che oggi vive e lavora nel nord della Toscana, non ha dimenticato la città in cui ha abitato per anni. Per questo ha deciso di lanciare l’iniziativa dei “Barattoli della felicità”: si tratta di recipienti motivazionali che, grazie a lei e alla squadra dei colleghi dello Studio Zefiro di Massa, stanno iniziando ad ‘invadere’ bar, ristoranti e negozi del centro, spargendo frasi motivazionali studiate da un team di esperti per contrastare gli effetti negativi della pandemia da nuovo coronavirus sulla mente e sullo spirito.
"Tutto è nato dall’esperienza positiva che abbiamo fatto con le persone che si sono rivolte al nostro studio – spiega Roberta Zanello –: abbiamo realizzato, dietro pagamento di una cifra simbolica, una serie di contenitori in cui abbiamo inserito un centinaio di bigliettini contenenti dei brevi pensieri studiati ad hoc per il destinatario. Un piccolo aiuto a portata di mano, che mette lo specialista sottovuoto". Dopo aver tracciato un identikit della persona che riceverà il barattolo della felicità e averne concordato lo scopo – consolazione, motivazione, positività, autostima femminile, contrasto ad ansia e depressione –, lei e i colleghi producono pillole quotidiane basate sulla scientificità. Ampio il ventaglio delle professionalità a disposizione: c’è il logopedista (Enrico Benfatto), la neuropsichiatra infantile (Marika Ricci), la tutor dsa-bes (Martina Barani), la neuropsicomotricista (Alice Tonelli).
"Per Sarzana tutto viene fatto in modo gratuito – continua –, anche se ovviamente le frasi sono, seppur sempre redatte secondo principi scientifici, meno calibrate essendoci un pubblico standard. Sappiamo che esistono già i “Barattoli della positività”, nati dal libro “Mangia, prega, ama” di Elizabeth Gilbert: il funzionamento è simile, ma per i nostri si usano frasi inedite e frutto di studio e non aforismi ". Il Comune di Sarzana ha concesso il ‘City Brand’ all’iniziativa. Che, auspica la Zanello, non sarà l’ultima.
"Stiamo studiando qualcosa anche per il Festival della Mente. Intanto, ora ci impegniamo a diffondere questi speciali recipienti nelle attività, accompagnandole dagli hashtag #bepositive e #parolechecurano: chi fa shopping, prende un caffè, preleva cibo da asporto può prendere il proprio bigliettino e – perché no? – portarlo a casa e attaccarlo al frigo. Non costa nulla, serve a colorare la città". E a regalare un momento di buonumore. Sempre nel segno delle parole che curano.
Chiara Tenca