
I cinghiali entrati al parco della Maggiolina nell’estate del 2023
Lo scorso anno all’interno dell’area protetta del Parco di Montemarcello Magra Vara sono state effettuate da squadre di cacciatori specializzati, come prevede il piano di controllo, attività selettive nel rispetto delle indicazioni annuali derivanti dalle attività di monitoraggio. Nel corso del 2024 sono stati abbattuti 133 esemplari, il numero record dal 2009. Nella stagione precedente gli ungulati abbattuti sono stati 103. L’ente di tutela ambientale collabora con oltre 250 cacciatori volontari di selezione supportati da guardie regionali del settore faunistico per disciplinare gli interventi. Si tratta di azioni mirate necessarie per far fronte alla presenza di cinghiali in forte crescita che ha portato l’ente di via Paci a Sarzana a rafforzare le strategie di controllo. Se in passato gli animali molto raramente superavano i confini della collina e della boscaglia da diverso tempo si sono “civilizzati“. Fra i casi più clamorosi l’irruzione della famigliola di cinghiali all’interno del Parco della Maggiolina a Spezia nell’estate del 2023. E altri esempi le mandrie che scorazzavano in piena estate nella villa Romana di Bocca di Magra tanto da costringere il Comune di Ameglia a rinforzare l’area esterna del sito archeologico con speciali reti anti intrusione. Una situazione che viene vissuta, con un pizzico di trepidazione e giustificato timore, anche a Montemarcello dove famigliole di cinghiali arrivano la sera per “cenare“ con quel che si trova nelle viette del borgo. In passato, fino al 2016, all’interno del Parco erano attive “mangiatoie“ appositamente realizzate per garantire ai cinghiali il cibo.
Venivano rifornite di viveri dai volontari proprio per evitare che gli animali affamati si spingessero oltre alla ricerca del sostentamento. Erano strutture che consentivano anche di monitorare il numero più o meno preciso di esemplari presenti all’interno del Caprione. Poi l’esperimento dal 2016 è stato accantonato per mancanza di personale e così i cinghiali, senza un comodo self service, hanno iniziato a girovagare sempre più vicini alle abitazioni e attività. Durante l’emergenza sanitaria con le strade deserte gli abitanti di Bocca di Magra li hanno segnalati lungo la scogliera e nalla spiaggia della Sanità ma anche a ridosso del centro storico a Sarzana. E non sono purtroppo mancati gli incidenti stradali causati dagli improvvisi attraversamenti. I cinghiali possono percorrere ogni notte centinaia di chilometri e il loro passaggio nelle coltivazioni significa distruzione dei raccolti. Insomma la gestione dei cinghiali nel Parco di Montemarcello Magra Vara è una sfida molto complessa divisa tra l’esigenza della conservazione della biodiversità e il dover garantire la sicurezza della collettività.
Massimo Merluzzi