La malia dello spazio vuoto. Il Teatro pubblico ligure sfida i grandi del pensiero

E’ il tema scelto per questa edizione de ’I dialoghi della rappresentazione’. A confronto matematici, musicisti, un filologo, attori, filosofi e funamboli.

La malia dello spazio vuoto. Il Teatro pubblico ligure sfida i grandi del pensiero
La malia dello spazio vuoto. Il Teatro pubblico ligure sfida i grandi del pensiero

‘Lo spazio vuoto’ è il titolo del più celebre libro del grande regista inglese Peter Brook. Ma cos’è il vuoto? Sergio Maifredi, ideatore dei ‘Dialoghi sulla rappresentazione’ che, arrivati alla XVI edizione, sono dedicati a questo tema, lo chiederà a Claudio Bartocci, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Bologna, Mario Incudine e Antonio Vasta, Bruno Corà, Andrea Loreni, Paolo Rossi e Sergio Givoni ovvero, nell’ordine, due matematici, un filologo, due musicisti, uno storico dell’arte, un funambolo, un attore e un filosofo.

Il progetto, prodotto da Teatro Pubblico Ligure con il contributo del Comune di Genova, si svolge da oggi al 13 ottobre a Genova, in otto appuntamenti divisi fra Palazzo Reale e Palazzo Tursi. "Lo spazio vuoto è una pagina bianca aperta sull’infinito, vista come un baratro o come una possibilità – dichiara Maifredi –. Lo attraversiamo con lo spirito proprio dei nostri Dialoghi: un unico tema visto da prospettive diverse. Il vuoto secondo la scienza e nelle arti, ma anche lo spazio che appare sotto la corda tesa del funambolo, tra attrazione e paura". Tutti gli appuntamenti iniziano alle 17.30 e sono a prenotazione obbligatoria al numero 348 2624922. Per i ‘Dialoghi’ a Palazzo Reale, biglietto d’ingresso a 6 euro comprensivo di visita al Museo arrivando almeno un’ora prima dell’inizio, ingresso gratuito per i minori, gli aventi diritto e i titolari della card Mng. A Palazzo Tursi l’ingresso è libero, ma la prenotazione rimane obbligatoria. I trittico d’avvio di ‘Dialoghi sulla rappresentazioneIl vuoto’ sono ospitati a Palazzo Reale, in particolare il primo di oggi, col filologo Corrado Bologna, già docente alla Scuola Normale di Pisa, parlerà del vuoto in poesia dal primo trovatore Guglielmo IX d’Aquitania a Fernando Pessoa nell’intervento ‘Farò una poesia sul puro vuoto’: dal Medioevo a oggi, il vuoto come possibilità, come spazio libero della creazione, del travestimento letterario, dell’invenzione poetica.

m. magi