"La lotta contro i tumori parte da stili di vita sani"

Si è insediato il nuovo direttivo provinciale della Lega. Presidente Lombardi. Al lavoro una squadra giovane, che promette di portare idee e nuova linfa

Una nuova squadra, per guardare a soluzioni inedite e tagliare nuovi traguardi. La prevenzione dei tumori vive un momento di luci e ombre: da una parte, le persone assumono sempre maggior consapevolezza riguardo l’importanza di stili di vita corretti, che possano così incidere sul tener lontana una delle malattie peggiori e più ostiche da combattere; dall’altra c’è la scure che il Covid ha fatto abbattere sul servizio sanitario nazionale, capace di rendere difficile – quando non impossibile - a molti non solo curarsi, ma anche di effettuare i consueti esami salvavita.

In questa situazione si inserisce la missione dei cinque componenti del rinnovato consiglio direttivo dell’associazione provinciale Lilt della Spezia: Laura Lombardi, presidente, Michele Guccinelli, vicepresidente e i tre consiglieri Barbara Betti, Andrea Vacchi e Chiaretta Bartalesi. L’eredità raccolta è certamente cruciale, e si guarda a nuove idee e alleanze per portare avanti una mission che fa rima con vita. "Il messaggio che mi piacerebbe passasse – spiega la neopresidente Lombardi – è che siamo un consiglio giovane che punterà moltissimo alla diffusione della cultura in ambito di prevenzione primaria, con manifestazioni ed eventi volti a far conoscere a più persone possibile l’importanza della prevenzione e quali sono le armi migliori per mantenere e alimentare la nostra salute".

Il diktat è: focus sulla prevenzione primaria, quel mix virtuoso di stili di vita riconosciuti scientificamente per tenersi in salute, a cui aggiungere una costante sensibilizzazione della popolazione. "Il risultato massimo sarebbe quello di non arrivare ad ammalarci – fanno sapere – puntando sul pre e non sul dopo, molto più faticoso e doloroso". Così, si comincia: uno step è ‘Libero movimento’, corso di yoga dolce rivolto alle persone sane per educarle alla prevenzione primaria attraverso uno stile di vita che passa dalla pratica regolare di attività fisica e ai pazienti oncologici; tenuto dall’insegnante e operatrice olistica Romina Carne due volte al mese, prevede un’ora di disciplina vera e propria e una mezz’ora di tecniche di rilassamento attraverso respirazione e visualizzazione.

E poi c’è la partnership con il Cai, che promette di tradurre ben presto in realtà – a partire dall’evento del 30 maggio – l’idea di una pratica corretta degli stili di vita. "Vogliamo agire scientificamente, per tenerci il più possibile in salute; aderiremo presto anche al progetto di montagnaterapia, che rientra in uno dei tre pilastri della prevenzione: nutrizione, attività fisica e gestione dello stress. Tanti studi scientifici testimoniano come incida fortemente alla riduzione di quest’ultimo; inoltre, vorremmo creare anche un gruppo di oncologici per portarli verso percorsi di riabilitazione, magari donne reduci da tumore al seno".

Chiara Tenca