La Spezia, 10 febbraio 2024 – Il 10 febbraio 1945 moriva Giovanni Palatucci di cui oggi ricorre, dunque, il 79° anniversario della scomparsa.
Nato a Montella, nella provincia di Avellino, il 31 maggio del 1909, ricoprì l’incarico di commissario in servizio alla Questura di Fiume divenendone poi il reggente sino alla data del suo arresto avvenuto il 13 settembre 1944 per opera del tenente colonnello delle SS Kappler. Perse la vita nel campo di concentramento di Dachau a pochi mesi dalla liberazione.
Stamattina si è tenuto, davanti alla sede della questura spezzina, un momento commemorativo in suo onore con la presenza degli studenti di una classe dell’Istituto tecnico commerciale e tecnologico 'Agostino Fossati' della Spezia. Alla cerimonia tenuta dal questore Lilia Fredella, hanno preso parte il sindaco, il comandante provinciale dei carabinieri e della guardia di finanza, i dirigenti della polizia delle varie specialità, il cappellano della polizia e l’Associazione nazionale della polizia di Stato.
Il valoroso dirigente si adoperò a più riprese, nell’arco temporale compreso tra il 1939 e il 1945, affinché un considerevole numero di ebrei scampasse alla deportazione nei lager nazisti, consacrando in tal modo il salvataggio di circa 5000 vite.
Palatucci inoltre, nel periodo in cui fu responsabile dell’ufficio stranieri alla Questura di Fiume, distrusse numerosi fascicoli appartenenti a cittadini di religione ebraica, eludendo così le infernali procedure mirate alla loro deportazione
Fu l’autore tra le altre cose, di una segreta azione politica per la creazione di un'Istria italiana e indipendente. In virtù del suo coraggio, nel 1990 il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell’Olocausto lo ha insignito del riconoscimento di 'Giusto tra le nazioni' e nel 1995 lo Stato italiano gli ha conferito la Medaglia D’Oro al merito civile.
Marco Magi