La battaglia di Sommariva: "La sicurezza sul lavoro è il tema da cui partire per una vera riforma"

Mestieri usuranti, l’uscita per inidoneità fisica in ambito portuale è molto diffusa. Poi il nodo degli appalti: "Le novità introdotte ci pongono degli interrogativi".

La battaglia di Sommariva: "La sicurezza sul lavoro è il tema da cui partire per una vera riforma"

La battaglia di Sommariva: "La sicurezza sul lavoro è il tema da cui partire per una vera riforma"

A sessantasette anni appena compiuti il presidente Sommariva è pronto per l’ultima battaglia, quella della sua riconferma per un ultimo mandato alla guida dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale. Lo si è capito ieri dai toni e dall’energia con cui ha tracciato le conclusioni del convegno - che a lui erano affidate in quanto padrone di casa - "Sotto il segno del porto ", atto secondo di una sorta di stati generali che si erano già tenuti nel 2023. La formula è quella consueta degli eventi di questo tipo, in cui si invitano allo stesso tavolo tutti gli attori e i protagonisti di un dato settore per discutere assieme i problemi più rilevanti. Solitamente sono discussioni da cui non viene fuori mai nulla che non si sapesse già prima ma che sono utili per tentare di dare un senso alle priorità e per individuare le urgenze da affrontare per prime. "Se mi chiedete quale sia il tema più importante per disegnare una riforma dei porti - dichiara Sommariva rivolgendosi ai giornalisti Telese e Ferrari che moderano il convegno e che cercano di incalzarlo - non ho dubbi che siano le condizioni e la sicurezza di chi si trova ad operarvi quotidianamente. Ancora sono troppi gli incidenti e le morti".

Le macchine mobili e l’innovazione tecnologica hanno alleggerito parte della fatica ma alcuni mestieri rimangono usuranti. "Non è più il tempo in cui si può pensionare la gente a cinquanta anni, ma occorre affrontare il tema dell’uscita dal lavoro per inidoneità fisica, che in ambito portuale è diffusissimo. Non si può sottovalutare il problema. Chi è tutto il giorno su una gru o alla guida di una ralla sviluppa problemi precoci alla schiena o alla cervicale. Di questo aspetto si deve tenere conto".

Poi il nodo degli appalti. "Il nuovo regime di responsabilità solidale tra committente e appaltatore, l’inasprimento delle sanzioni e la reintroduzione nell’ordinamento della perseguibilità penale per tutti gli appalti irregolari, introdotti con il Decreto Legge n. 19/2024, ci pongono di fronte ad una serie di interrogativi che stimolano nuovi e necessari percorsi di indagine sullo stato di salute del lavoro in porto".

Il presidente ha cominciato la sua carriera come magazziniere e non ha mai nascosto la sua passione per Gramsci. Non la governance, ma il lavoro. Sommariva rivendica in qualche modo anche la sua storia personale - che tanti portuali conoscono e rispettano - di lavoratore prima e di sindacalista poi, nell’indicare la priorità da cui dovrebbe partire la tanto annunciata riforma dei porti. Una sorta di rivoluzione nell’ottica dell’integrazione e della semplificazione, che difficilmente però arriverà prima della fine dell’anno. L’idea sarebbe quella di centralizzare, o comunque di prevedere una governance a due livelli, un ente centrale e poi le AdSP. Naturalmente, per riformare i porti si dovrà passare prima dal commissariamento di tutte le Autorità portuali in scadenza nel 2024. Il mandato di Sommariva scade proprio a fine anno. Le manovre e i posizionamenti sono già iniziati anche se è tropo presto per azzardare qualunque tipo di previsione. Ma parecchi segnali, compresi quelli arrivati ieri, indicano che il presidente uscente sia deciso a terminare quanto ha iniziato.

Vimal Carlo Gabbiani