
La manifestazione principale della 71ª edizione della Giornata Anmil per le vittime degli incidenti sul Lavoro, con manifestazioni in tutta Italia, si terrà domenica alla Spezia. "Il tema del lavoro e soprattutto della sicurezza sul lavoro devono essere sempre presenti nell’agenda politica quotidiana – dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini –. Oggi più che mai, a seguito dell’emergenza sanitaria da coronavirus, è fondamentale riflettere, ma soprattutto programmare azioni efficaci per contrastare gli infortuni e le malattie sul lavoro. Che questa sfida parta dalla Spezia, con la sua grande tradizione lavorativa e sindacale, è una grande responsabilità e onore".
Il programma prevede una cerimonia religiosa alle 9 nella chiesa dei Santi Andrea e Cipriano (in via Veneto) officiata dal vescovo Luigi Ernesto Palletti (con la partecipazione di un coro), alla quale seguirà la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti sul Lavoro, in piazza Caduti della libertà. Alle 10.30, invece, si svolgerà la cerimonia civile nel Teatro Civico, dove non si renderà soltanto omaggio a tutte le vittime del lavoro, ma si darà vita a un costruttivo momento di riflessione sul fenomeno infortunistico e sulle condizioni di lavoro per la salvaguardia della salute e della vita dei lavoratori e sulle condizioni di quanti si infortunano o contraggono una malattia professionale o dei familiari dei caduti. Parteciperanno infatti ai lavori il ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, il presidente Inail Franco Bettoni e il sindaco Peracchini. All’apertura dei lavori porteranno i loro saluti il prefetto Maria Luisa Inversini, il presidente della Regione Giovanni Toti, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva, il presidente Anmil Liguria Rita De Falco, il direttore Inail Liguria Angela Razzino e il presidente territoriale Anmil Roberto Messini che aprirà gli interventi. "In questi mesi – affermano da Anmil – la pandemia ha acuito antichi problemi che hanno ulteriormente evidenziato le carenze di una normativa che risale al 1965 e per la quale oltre due milioni di lavoratori non sono sotto copertura Inail, come i medici di base, i farmacisti, i vigili del fuoco, i giornalisti, che per il Covid hanno perso la salute o addirittura la vita senza un risarcimento doveroso. E con la ripresa economica, l’impennata delle denunce di infortuni gravi o mortali certificata dall’Inail sembra inarrestabile e i numeri sono sconcertanti. La cronaca quotidiana fa contare mediamente 3 morti e quasi 2.000 infortuni che danno seguito circa 40.000 invalidità permanenti all’anno, sebbene i numeri di queste ultime risultino inferiori poiché dal 2000, le invalidità al di sotto del 15% vengono liquidate in capitale e quindi ‘scompaiono’ dalle statistiche dell’Inail".
Le segretarie di Cgil Liguria, Fulvia Veirana e Lara Ghiglione, si soffermano sul fatto che le imprese che non rispettano la sicurezza non possano continuare a lavorare. "Abbiamo preparato una serie di proposte unitarie da presentare alla Regione per migliorare la sicurezza sul territorio".