
Parigi, Belgio, Bergamo capitale della cultura. Dalla Spezia alle piazze più importanti dell’arte e non solo, continua il viaggio del pittore Mirko Baricchi, che si prepara ad esporre nella galleria ’The Finch Project’ nel cuore di Londra, a South Kensington. La nuova personale, costituita da una decina di nuovi lavori appartenenti alla serie ’Oltre’, s’intitola ’Imago’ e prenderà il via il 20 novembre. "C’è da esser contenti ad aver a che fare con realtà che si occupano di promozione e produzione dell’arte fuori dal paese: da noi è molto più complicato che nel resto del mondo. Già da due anni – spiega – collaboro con questa realtà storica e importante originaria dell’Australia, che da vent’anni ha aperto anche a Londra: partecipiamo a fiere, così come con la galleria parigina, e sono esperienze indubbiamente appaganti". L’esposizione è concepita e sarà inaugurata nel segno della continuità. "Porto idealmente una parte del discorso iniziato con ’Selva’ e ’Oltre’ insieme alla galleria Cardelli e Fontana di Sarzana, a cui va da parte mia un particolare ringraziamento per il ruolo rilevante avuto nella parte organizzativa di questo mio nuovo capitolo artistico e professionale: continuo a fare una ricerca con e sulla pittura che non si esaurisce velocemente. Queste opere sono per me il millesimo anello del percorso attraverso il paesaggio e la natura". I dettagli li spiega Giuseppe Frangi, curatore della mostra precedente presso Cardelli e Fontana, "che racchiude in sé i principi e i prodromi di ’Imago’" anticipa Baricchi. "Suggerisce un passaggio, un avanzamento: giocando con il titolo della mostra precedente, ’Selva’ (2018), si può immaginare che Baricchi abbia messo la testa fuori dal bosco, suo contesto osmotico, quasi una tana, finendo con l’imbattersi con chiarori che hanno abbagliato il suo sguardo. La conseguenza, ben visibile ai nostri occhi, è una dilatazione della palette di colori con intrusioni sorprendenti, come quella dei rosa. Assistiamo inoltre ad una sorta di allagamento di luce che conquista larghe aree della tela. ’Oltre’ però è un titolo che racconta anche di una costante della pittura di Baricchi. Nello specifico racconta la sua determinazione ad assestarsi sull’unidimensionalità della superficie della tela, in quanto la superficie ha un’energia assorbente e ingloba, anzi abbraccia, anche il suo ’oltre’. La superficie è come un tessuto che nelle sue trame trattiene un tutto" spiega, illustrando la carrellata di opere realizzate ’per sottrazione’, graffiate o smaterializzate che raffigurano paesaggi vicini alla materia. Parallelamente a ’Imago’, i progetti di Mirko Baricchi proseguono in direzioni diverse, che preannunciano altre sperimentazioni ed esposizioni. "Ho iniziato a lavorare a due nuove serie – spiega - : ’Babbel’ e ’Ambaradan’. A febbraio, le mie ricerche saranno insieme in una mostra a Vicenza".
Chiara Tenca