Il rebus della strada Napoleonica . Le proposte di ’Cadimare in rete’

Il comitato Cadimare in rete propone soluzioni per migliorare la sicurezza e la fruibilità della provinciale Napoleonica a Porto Venere, tra cui sviluppare il trasporto marittimo e ridurre la velocità e il traffico dei bus turistici.

Sviluppo del trasporto via mare, ma anche riduzione dei limiti di velocità e riduzione del traffico dei bus turistici. Sono alcune delle soluzioni proposte dal comitato Cadimare in rete, che interviene sul tema della provinciale Napoleonica. "Condividiamo pienamente le preoccupazioni riguardanti la sicurezza e la fruibilità di questa tratta, che sono ormai diventate insostenibili per i residenti" spiega il direttivo del comitato cadamoto, che prova a proporre alcune idee per cercare di migliorare l’attuale soluzione. In primis, "promuovere una politica seria di trasporto marittimo, specialmente dalla primavera all’autunno, aumentando la frequenza delle corse, aprendo il mercato a nuovi operatori e offrendo tariffe agevolate per i residenti". Sul fronte del trasporto pubblico locale, si suggerisce ad Atc di utilizzare "mezzi di dimensioni più contenute lungo la tratta, aumentando la frequenza delle corse", mentre per frenare l’assalto dei bus turistici l’idea è "vietare il transito oltre la rotatoria di Fabiano in direzione Porto Venere". Al centro del ragionamento anche l’elevata velocità con cui viene spesso affrontata la provinciale, per il quale il comitato chiede di "implementare sistemi di rilevamento della velocità con relative sanzioni, specialmente nei centri abitati di Acquasanta, Marola e Cadimare", mentre viene espressa totale contrarietà "all’installazione di semafori e sensi unici alternati, poiché non offrirebbero significativi benefici e aumenterebbero notevolmente i tempi di percorrenza".