
I carabinieri celebrano il 208° anniversario della fondazione dell’Arma in mezzo alla gente. La festa cade oggi, 5 giugno, ma essendo domenica è stata spostata a domani, lunedì, alle ore 10 ai giardini pubblici nell’area sotto al monumento di Giuseppe Garibaldi. Dopo due anni di piena pandemia in cui gli assembramenti erano vietati, questa è una novità assoluta per il comando provinciale della Spezia che di solito celebrava l’anniversario in caserma. Ricordiamo negli anni ’90 il suggestivo scenario di piazza San Pietro a Porto Venere al tempo di Alberto Tomba testimonial. Ma la festa dell’Arma ai giardini tra la gente, oltre alle autorità civili, militari e religiose come di consueto, è un bel segnale di ritorno alla normalità.
Sarà comunque una festa dal profilo sobrio, durante la quale verranno ricordate le vittime della pandemia, con la premiazione dei carabinieri che si sono distinti nelle operazioni più importanti durante l’anno trascorso. "Ci piace tornare in mezzo alla gente – ha detto il colonnello Matteo Gabelloni, comandante provinciale dell’Arma – a conferma di essere sempre vicini alla popolazione, come ci onoriamo di fare durante il nostro lavoro quotidiano. Il 2020 è stato un anno anomalo, per questo le statistiche rapportate col 2021 sono poco veritiere. Il dato che emerge maggiormente è l’aumento dei delitti informatici, una conseguenza della fese pandemica dove la gente stava di più a casa col computer. E anche i malviventi si sono adattati, mettendo in atto le loro truffe a distanza".
In effetti sono diminuiti i casi delle truffe ’porta a porta’ con vittime soprattutto gli anziani, anche se non bisogna abbassare la guardia, perché adesso potrebbero riprendere. Il colonnello Gabelloni coglie l’occasione per fornire anche qualche numero, promettendo che nel suo discorso di lunedì mattina alla festa non ne darà. "Abbiamo aumentato le pattuglie – dice – che sono state 12.400 in un anno con incremento del 6 per cento ed è tornato il carabiniere di quartiere con 170 servizi in città. Le pattuglie hanno effettuato 500 controlli in più, sono stati 28mila e ci hanno permesso di controllare 700 persone in più rispetto all’anno precedente. Ci sono stati più arresti, 334 rispetto ai 318 del 2020, in maggioranza sono italiani. Si è registrato invece un calo delle denunce, da 1200 a 1000".
La sicurezza in città e più in generale della provincia dove i carabinieri hanno la loro presenza capillare grazie alle stazioni, è comunque buona. "Possono verificarsi alcuna criticità – spiega – ma sono sporadiche, ad esempio i furti sulle auto a Fossitermi che grazie all’aumento dei controlli sul territorio popi sono finiti". Come iniziativa collaterale, nella vetrina del negozio di abbigliamento all’incrocio tra via Chiodo e corso Cavour verranno esposte le uniformi storiche dei carabinieri.
Massimo Benedetti