REDAZIONE LA SPEZIA

«Ha rotto lo specchietto della mia auto». E si fa dare 500 euro

Il truffatore ha colpito a Ceparana e a Ponzano Madonnetta

I carabinieri hanno identificato e denunciato l’uomo (foto d’archivio)

Ceparana, 12 settembre 2016 -  E’ TRA LE TRUFFE più datate, e c’è ancora chi ci casca. Tuttavia, non sempre l’impostore riesce a farla franca. Chiedere per conferma a un siciliano trentenne, che è stato individuato e denunciato dai carabinieri di Ceparana dopo aver messo a segno l’ennesima truffa dello specchietto. Ovvero, il raggiro che consiste nel danneggiare appositamente lo specchietto retrovisore della propria autovettura per poi simulare un urto con la macchina della vittima prescelta, facendole credere di essere l’autore del danno. Una truffa che il 13 agosto scorso, in via Romana a Ceparana, era valso al trentenne esperto truffatore un bottino consistente: cinquecento euro, quale risarcimento ottenuto da una casalinga sessantenne residente in bassa Val di Vara, convinta dall’impostore di essere stata davvero lei, alla guida di una Fiat Punto, a creare quel piccolo sinistro con tanto di danno allo specchietto dell’autovettura del malvivente, un’altra Fiat Punto. La donna senza battere ciglio aveva consegnato i denari nelle mani del truffatore, convinta dallo stesso a risolvere la «grana» in maniera bonaria, senza ricorrere alle assicurazioni; poi, una volta a casa, la convinzione di essere stata raggirata. Rinfrancata dai famigliari, la sessantenne non ha esitato a bussare alle porte della caserma ceparanese dei carabinieri e a sporgere denuncia. I militari ci hanno messo poco tempo a rintracciare il trentenne siciliano. Modello dell’auto e identikit dell’impostore hanno portato a identificare l’uomo, che è stato così denunciato anche per la truffa perpetrata il 4 settembre a Ponzano Madonnetta, simulando di aver subito un danno allo specchietto retrovisore esterno della sua Fiat Punto ad opera della Renault Clio guidata da una casalinga 58enne di Santo Stefano Magra dalla quale si era fatto consegnare 150 euro quale risarcimento.