LA SPEZIA
Un’analisi a 360 gradi del territorio, che non tenga conto solo dello sviluppo e del’innovazione, ma anche della sostenibilità e degli aspetti sociali. Il contributo di Confindustria La Spezia al futuro dello Spezzino è nello studio commissionato a The European House-Ambrosetti che sarà svelato nell’assemblea pubblica intitolata “La Spezia +10 anni: sviluppo , innovazione e sostenibilità“, in programma mercoledì 18 ottobre alle 15 nell’auditorium dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale,. Ieri la presentazione dell’evento, durante la quale il presidente dgli industriali spezzini Mario Gerini e il direttore Paolo Faconti hanno introdotto i temi caldi e spiegato le ragioni dell’iniziativa. "Abbiamo pensato a un’assemblea che guardi non solo al futuro del nostro territorio inteso come creazione di lavoro e di benessere, ma anche alla socialità e alla sostenibilità dei progetti di sviluppo – afferma il presidente Mario Gerini –. I temi sono tanti, dallo sviluppo delle banchine portuali sostenibili attraverso progetti di elettrificazione, alle infrastrutture che devono permettere il pieno sviluppo delle attività imprenditoriali, non solo portuali; e poi, la zona retroportuale di Santo Stefano, l’area Enel e quella ex Ip: abbiamo cercato di dare una risposta a temi di cui si parla da anni". Una visione, quella della Spezia da qui ai prossimi dieci anni, ben chiara agli industriali spezzini.
"Un’assemblea che parla di futuro, di cosa potrebbe essere il territorio da qui a dieci anni – dice il direttore Paolo Faconti –. Siamo convinti che si debba abbandonare la logica dei singoli per abbracciare quella dello sviluppo condiviso e pianificato. Lo studio Ambrosetti dice chiaramente che la nostra provincia ha margini di crescita esplosivi ma solo se tutti assieme lavoriamo nella stessa direzione. Con questa analisi abbiamo messo a sistema le opportunità, un elenco delle opportunità di sviluppo che sono sul territorio e delle potenzialità che, se sviluppate, ci possono portare a essere uno dei territorio del nord ovest col più ampio margine di crescita. Il nostro studio è una sollecitazione a imprese e decisori pubblici a mettersi assieme affinché si creino le condizioni per sfruttare le opportunità al meglio". Insomma, se i numeri attuali sono positivi – anche se bisogna lavorare ancora molto sulla disoccupazione, il cui tasso si aggira attorno all’8% – l’idea è che si possa fare meglio. Il convegno, oltre alla presenza delle istituzioni, vedrà gli interventi del professore di pianificazione Stefano Moroni e del sociologo Aldo Bonomi, che affronteranno il tema della pianificazione e delle forme di convivenza nelle nuove comunità.
Matteo Marcello