Top secret l’area puntuale di intervento in Lettonia e il contenuto della missione. Ma mobilitazione avviata. C’è anche una piccola aliquota di incursori di Comsubin nel dispositivo messo a disposizione della Nato dal governo fino al 30 dicembre del 2022. E’ fatto di 4mila soldati. I primi 1.350, componenti dei nuclei speciali - lagunari, paracadutisti, alpini e, come detto, incursori del Comsubin - sono già partiti, gli altri seguiranno. Così l’ applicazione della linea delineata dal presidente del Consiglio Mario Draghi fin dal primo giorno dell’attacco della Russia contro l’Ucraina illustrata in Parlamento scandendo una frase guida: "L’Italia non intende voltarsi dall’altra parte". Si, c’è da mettere in conto l’attivo di oltre 700mila profughi, mamme e bambini da accogliere, famiglie da riunire. Ma la politica del governo è chiara: occorre schierarsi nella difesa dei civili che rimangono in patria, potenziare l’azione militare di chi si sta difendendo.
L’obiettivo della missione che vede in campo anche gli incursori di base al Varignano? E’ stato delineato da Draghi: "Andranno a potenziare lo cosiddetta Baltic Guardian in Lettonia", l’avamposto della Nato. Il salto di qualità dell’azione del governo per l’Ucraina è quello della fornitura in progress degli armamenti: missili, mortai, bombe da mortaio, lanciarazzi, mitragliatrici. Nel decreto che delinea le mosse, che resta buona parte top secret - viene specificato che il materiale sarà "consegnato alle autorità ucraine".