CORRADO RICCI
Cronaca

Una nuova Gardaland alla Spezia? Progetto sulla rampa di lancio

Giorgio Tauber, ideatore del parco del Garda, scrive all’Enel e al sindaco per illustrare i propositi. "Occasione unica per la città"

L’architetto Marco Tarabugi con Giorgio Tauber, ideale di Gardaland

La Spezia, 15 luglio 2021 - Alla vigilia della commissione consiliare per discutere del futuro delle aree della centrale Enel a Vallegrande, nelle more della definizione del documento bipartisan che sta maturando in Regione per impegnare la giunta-Toti a negare l’intesa sul progetto aziendale di riconversione a gas, riaffiora l’idea di Spezialand, ossia della realizzazione di un grande parco-giochi in stile Gardaland al posto degli impianti industriali.

A tratteggiare la rotta, già nel 2016, come si ricorderà, era stato l’architetto Marco Tarabugi, cultore di storia locale, animatore di eventi, consigliere comunale dall’anno successivo. A coltivare quel seme è ora Giorgio Tauber, il ’padre’ della cittadella delle meraviglie che, sulle sponde del lago di Garda, da oltre 40 anni, si fa irresistibile attrazione per famiglie, per il piacere di figli e genitori, a tu con istallazioni a tema, giochi ed effetti speciali attraversi i quali la didattica si fa divertimento.

"Regalare emozioni è il mio lavoro; sorridere e far sorridere è la mia filosofia di vita" dice Tauber nella presentazione del dossier col quale racconta i suoi trascorsi di ideatore e progettista di parchi-giochi (anche a Canosa di Puglia e Keskemet in Ungheria, ad esempio), consulente e manager del divertimento, alla guida della Gtg, acronimo della società Giorgio Tauber Group che raduna altre teste pensanti, compresi i ricercatori di risorse per da re gambe alle idee.

Ebbene, l’annuncio è di quelli destinati ad alimentare il dibattito: "Le aree attualmente occupate dalla centrale Enel rappresentano un sito ideale per dare forma ad un parco-giochi; l’ho immaginato declinato a tre temi portanti: mare, terra e cielo da sviluppare anche in proiezione identitaria del territorio; ampiezza, localizzazione e connessione con la grande viabilità e col comprensorio vocato al turismo renderebbero l’iniziata unica nel nord ovest, fonte di lavoro per 300-500 persone, tra bassa e alta stagione" dice dopo una serie di sopralluoghi (effettuati con Tarabugi), studi (sviluppati col suo team) e l’invio di una lettera ai vertici nazionali, regionali e locali dell’Enel, trasmessa per conoscenza al sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini.

Cosa ha chiesto? "Un incontro per approfondire la concreta fattibilità del progetto, anche nella prospettiva di una compartecipazione gestionale". Non fa parte della mission dell’Enel realizzare parchi giochi... "Potrebbe essere per l’azienda un’occasione per lanciarsi un nuovo business, che fa anche immagine. In ogni caso è bene sapere che abbiamo già sviluppato le ricerche per individuare potenziali investitori: ci sono". Nomi? "Non è questa la sede per rivelarli. Basti dire che si tratta di investitori italiani ed esteri; fra le idee che stiamo mettendo a fuoco c’è quella del fondo di investimento aperto". Quante risorse sarebbero necessarie? "Dai 110 ai 130 milioni di euro per dare attuazione al progetto preliminare che prevedere un primo step di utilizzo di 400mila metri quadrati di 730mila di proprietà dell’Enel. La prospettiva è di ragionare comunque sull’insieme delle aree e su tutte le dotazioni commerciali che sono destinate al saldarsi col parco giochi in senso stretto: hotel, ristoranti, bar, negozi". Sta tessendo rapporti anche col territorio? "L’interlocuzione base è stata con l’architetto Tarabugi, il cui impulso è stato fondamentale. La prospettiva è quella di interagire con le istituzioni locali, in primo luogo col sindaco, destinatario, per conoscenza, della lettera inviata all’Enel" Riscontri? "Auspico un incontro a breve Enel, Comune, investitori e GTG per illustrare sul progetto". La quadra che stanno trovando maggioranza e opposizione in Regione arriva al momento giusto... "La condivisione, ispirata alla volontà di eco-valorizzazione del territorio, è fondamentale per l’attuazione di ogni progetto. Quello di Spezialand è importante e fattibile".