Furto al Museo Navale, ruba un crest dal salone: scoperto e denunciato un sessantenne

La Spezia, il colpo durante l’apertura straordinaria in occasione di San Giuseppe. Le gesta dell’uomo immortalate dalle telecamere di videosorveglianza

I carabinieri dell’Arsenale hanno denunciato l’autore del furto (foto d’archivio)

I carabinieri dell’Arsenale hanno denunciato l’autore del furto (foto d’archivio)

La Spezia, 25 marzo 2024 – Passato il Santo scoperto... il furto. Un San Giuseppe davvero insolito per il Museo Tecnico Navale che ha sede all’interno dell’Arsenale di Spezia che, come ormai tradizione, viene aperto al pubblico proprio in occasione delle giornate della tradizionale fiera che richiama in città migliaia di visitatori. Tra le tante bancarelle e le iniziative a supporto della rassegna la possibilità di visitare l’Arsenale è stata colta con particolare entusiasmo da tantissimi turisti ma anche dagli stessi spezzini. Tra questi ne ha approfittato, fin troppo visto il risultato, anche un sessantenne residente a Levanto che si è fatto prendere decisamente la mano e ha pensato di portarsi a casa un souvenir come ricordo dell’insolita giornata. Ha quindi rubato un crest, uno stemma unico che faceva parte del cacciatorpediniere "Ardito", appeso al muro insieme a tanti altri reperti della Marina Militare. Un emblema originale in legno con stemma in metallo che non ha un vero e proprio valore economico ma rappresenta comunque un reperto militare originale quindi prezioso. A conclusione dell’orario di visita il personale in servizio all’interno del Museo non ha potuto non notare un ammanco, ben visibile nella parte del muro. Quindi si è aperta la ricerca del ladro agevolata dal sistema di telecamere posizionate nelle sale. La stazione dei carabinieri in servizio all’interno dell’Arsenale ha quindi visionato le ore di immagini registrate riuscendo a individuare perfettamente la scena del furto.

L’uomo , 65 anni pensionato, è stato filmato mentre dopo essersi guardato bene intorno ha staccato dal muro il sigillo militare e lo ha nascosto. Un’azione fulminea che però non è sfuggita all’occhio delle telecamere di controllo che l’uomo pensava non ci fossero. Una volta trovato il colpevole però occorreva anche riconoscerlo. La buona sorte è andata incontro ai militari visto che il ladro, tra i tanti turisti anche stranieri che si sono presentati al Museo, è residente a Levanto. E così i carabinieri in servizio in Arsenale, in collaborazione con i colleghi della stazione rivierasca, si sono presentati a casa dell’uomo che, inizialmente sorpreso dalla visita, ha poi ammesso il furto riconsegnando il crest. Per lui è così scattata la denuncia per furto aggravato mentre l’effige per ora rimane sotto sequestro in attesa di riprendere il suo posto tra gli oggetti, evidentemente più ambìti, conservati del museo.