MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

Frode nella fornitura di estintori per le navi

Messa a rischio la sicurezza di alcune imbarcazioni della Marina militare. La Guardia di finanza ha smascherato i responsabili

di Massimo Benedetti

La guardia di finanza della Spezia, al termine di una brillante operazione, ha smascherato una frode nelle pubbliche forniture che avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza di alcune navi della Marina miitare italiana. Le indagini, scaturite da attività di controllo sugli appalti pubblici, coordinate dal procuratore capo della Spezia Antonio Patrono e dirette dal colonnello Massimo Benassi comandante provinciale delle fiamme gialle, hanno riguardato la fornitura di sistemi di spegnimento di incendi, da installare a bordo di alcune navi, in esecuzione di uno contratto d’appalto del valore di oltre 1 milione di euro.

I finanzieri del nucleo di polizia economico e finanziaria della Spezia, diretti dal tenente colonnello Domenico Giovannacci, aI al termine di questa operazione denominata “Navi sicure”- hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di dirigenti e amministratori di una società di rilievo nazionale fornitrice, tra l’altro, di sistemi antincendio.

Sulla scorta degli elementi investigativi raccolti dalla guardia di finanza, il procuratore capo Antonio Patrono ha chiesto il rinvio a giudizio di due i mprenditori, entrambi residenti a Taranto,

amministratore di fatto e amministratore delegato di una società, rispettivamente di 68 e 40 anni. Per entrambi l’accusa è di concorso in frode nelle pubbliche forniture, aggravata dalla circostanza che trattasi di equipaggiamenti delle forze armate dello Stato, e di contraffazione, alterazione ed uso di marchi ovvero di brevetti, nonché la stessa società per i correlati profili di responsabilità amministrativa. Le parti offese sono la Fincantieri, la 3M Italia srl e il ministero della Difesa.

Le indagini condotte dalle fiamme gialle hanno consentito di accertare che la società subappaltatrice, incaricata della fornitura di gas estinguente, aveva fraudolentemente già consegnato ai cantieri navali Fincantieri una prima tranche di bombole contenenti un fluido estinguente, apparentemente conforme agli elevatissimi standard di sicurezza richiesti dai capitolati d’appalto, ma rivelatosi nella realtà un prodotto diverso, di qualità e costo decisamente inferiori.

Nel corso delle perquisizioni eseguite nei cantieri navali alla Spezia, a Riva Trigoso e a Castellammare di Stabia, i finanzieri hanno accertato che le bombole erano già state installate od erano in procinto di esserlo a bordo di due navi militari in costruzione, rischiando di mettere a repentaglio l’effettiva funzionalità e sicurezza dei sistemi dispegnimento degli incendi in dotazione a modernissime unità navali.

Il prodotto, pari a circa 3.000 chilogrammi di gas estinguente proveniente da un produttore diverso da quello richiesto espressamente nei capitolati, è stato sottoposto a sequestro: i responsabili della frode avevano apposto sulle bombole di gas, indebitamente, un marchio contraffatto riconducibile ad una multinazionale statunitense produttrice esclusiva mondiale, ma in realtà si sarebero approvvigionati di un fluido di origine cinese da un fornitore albanese.

L’indagine si è sviluppata attraverso sopralluoghi, acquisizioni documentali, intercettazioni telefoniche, perquisizioni e sequestri, nonché escussione testimoniali ed interrogatori ed ha potuto avvalersi della piena collaborazione di Fincantieri e della stessa Marina militare, parti lese ed interessate a fare piena luce sulla vicenda.

All’esito dell’attività di servizio, sulla scorta degli elementi investigativi raccolti, erano stati segnalati all’autorità giudiziaria quattro responsabili, in concorso, dei reati di frode nelle pubbliche forniture aggravata.

’operazione costituisce espressione della costante azione di monitoraggio degli appalti pubblici che la guardia di finanza, forza di polizia economico-finanziaria a competenza generale, svolge al fine di contrastare i comportamenti lesivi degli interessi erariali e delle regole della concorrenza e del mercato, nonché della sicurezza delle infrastrutture pubbliche.