
Festival delle ostriche. Oltre diecimila assaggi e tremila ticket di vino
Capitale italiana dell’ostricoltura. Un’incoronazione dovuta per la nostra città, dopo il grande successo della prima edizione dell’Italian Oyster Fest. Si è infatti conclusa la tre giorni in Calata Paita, alla quale hanno partecipato otto aziende (inclusa una francese) confermando l’importanza della condivisione. Il festival ha avviato un percorso importante, grazie alla collaborazione con tutti gli enti, rappresentati in occasione dei due convegni promossi: ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Regione Liguria e Comune della Spezia, e gli organizzatori, Camera di commercio Riviere di Liguria, l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, Legacoop Liguria e cooperativa Mitilicoltori spezzini.
"L’evento ha superato le 10mila ostriche assaggiate dai visitatori – dichiara il direttore dell’azienda speciale della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Ilario Agata – , raggiungendo una tonnellata di prodotto consumato a cui si aggiungono tremila ticket di vino. Sono numeri straordinari per questa edizione, unica nel suo genere nel panorama nazionale. L’entusiasmo trasmesso dagli ostricoltori nel far conoscere le proprie tecniche e produzioni, e nel creare rete e dialogo fra loro e fra diverse regioni, consolida l’obiettivo di realizzare tra fine aprile e inizio maggio, una nuova edizione dell’evento. Altro importante obiettivo raggiunto è stato quello di riuscire a far capire come le ostriche siano un prodotto di lusso accessibile per tutti. Senza dimenticare un altro aspetto altrettanto fondamentale legato a questa produzione: abbiamo degustato una tonnellata di ostriche e catturato 5 quintali di Co2". Inizia così un percorso comune con alcuni obiettivi essenziali per lo sviluppo della filiera produttiva e l’educazione ad un consumo salutare e sostenibile: innanzitutto la riduzione dell’Iva a sostegno della campagna di Ama, l’Associazione nazionale dei produttori di molluschi; in secondo luogo, la promozione di un marchio italiano di produzione dell’ostrica da seme, a supporto delle produzioni italiane e delle loro specificità.
"Non posso che essere che estremamente soddisfatto per i risultati ottenuti e per il livello di cooperazione raggiunta – aggiunge Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria –. Si è aperto un enorme cantiere di lavoro e nell’edizione in primavera ne verificheremo lo stato di avanzamento. Ora occorre aprire a chi abbiamo incontrato lungo la strada e migliorare per sviluppare il settore e le imprese coinvolte, cooperative e non". Dopo il successo della prima edizione, la manifestazione intende aprirsi a tutte le realtà associative e produttive che aderiscono alle visioni della festival: l’unicità e prelibatezza delle produzioni, l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, e l’accessibilità in termini di gusto e prezzo.
Marco Magi