REDAZIONE LA SPEZIA

Ex scuola, c’è l’ipotesi di reato Le indagini per turbativa d’asta

Gli atti acquisiti dai carabinieri al vaglio del pm. Il Comune si oppone al ricorso popolare e va al Tar. Il comitato rilancia: "Proseguiamo la battaglia contro la cessione scellerata a privati di beni pubblici".

Ex scuola, c’è l’ipotesi di reato Le indagini per turbativa d’asta

Il fascicolo è aperto contro ignoti con ipotesi di reato delineata: turbata libertà degli incanti. L’asta sotto osservazione è quella, indetta dal Comune di Porto Venere, per la concessione dell’ex scuola Ravecca. Unica l’offerta pervenuta, martedì scorso, quella della società Frontemare srl (48 anni, 122.000 euro di canone annuo) controllata dalla proprietà del Grand Hotel riconducibile alla famiglia Paletti, che ha rilevato alla fine del 2019 anche il Royal Hotel (non più riaperto) e coltiva il progetto dello stabilimento balneare (avversato dagli ambientalisti) sull’isola Palmaria.

L’articolo del codice penale per il quale è in corso di verifica l’applicabilità al caso specifico recita: "Chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti per conto di pubbliche Amministrazioni, ovvero ne allontana gli offerenti, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032".

L’amministrazione guidata da Matteo Cozzani difende scelte e atti inanellati, respingendo il rilievo, già adombrato nel ricorso straordinario al presidente della Repubblica presentato da una sessantina di residenti, su clausole ad hoc nel bando per un’aggiudicazione mirata. Il nodo sarebbe quello del trasferimento dei locali della borgata (allestita nell’ex scuola) in spazi collocati nell’ambito di un’area attorno al centro storico (che abbraccia, oltre al Grand Hotel, altri alberghi e l’ex cinema parrocchiale). Al di là di quello che potrà essere l’esito dell’indagine penale, il Comune ha già provveduto alla nomina di un avvocato amministrativista di fiducia , Corrado Mauceri per opporsi al ricorso e orientare la disputa davanti al Tar. Il comitato "Il Frastaglio" che ha promosso l’iniziativa legale non molla: "Proseguiamo nella battaglia contro la scellerata cessione di beni pubblici a privati per interessi privati. Andremo avanti in tutti i modi che ci saranno consentiti dalla giustizia".

Sullo sfondo c’è il significato, anche giuridico, da dare alla parola valorizzazione posta a giustificazione della concessione dell’ex scuola: "Non deve mirare all’incremento del valore economico dei beni pubblici ma deve perseguire, innanzitutto, l’incremento della loro funzione sociale" è scritto nel ricorso con ancoraggi all’articolo 3 della Costituzione che chiama gli enti ad adoperarsi per il pieno sviluppo della persona e a una sentenza della Corte di Conti che ravvisa l’utilità sociale di un immobile comunale nella misura in cui, l’uso a favore di una cooperativa, ha prodotto benefici diversi e meritevoli riconoscimento rispetto ai meri ritorni di cassa.

Corrado Ricci