REDAZIONE LA SPEZIA

Elettrificazione del Molo Garibaldi: un passo avanti per la sostenibilità delle navi da crociera

Al porto della Spezia, svelate le prime infrastrutture per l'elettrificazione del Molo Garibaldi, migliorando la sostenibilità.

L’elettrificazione della banchina del Molo Garibaldi, che consentirà alle navi da crociera di spegnere i motori durante la sosta, è quasi realtà. Ieri, al porto, sono stati svelati la prima delle quattro cabine di trasformazione e il Cable Management System, un robot che permetterà di collegare la fonte energetica alle navi.

La nuova cabina, nella zona retrostante alla radice del molo Garibaldi, è stata realizzata mediante una nuova struttura a pannelli prefabbricati. Il Cable Management System, prodotto dalla estone Shore Link di Tallinn, è un carro gommato equipaggiato con avvolgicavo motorizzato: a bordo cavi con lunghezza massima di circa 50 metri. L’alimentazione della nuova cabina sarà in media tensione a 15kV.

"La realizzazione della cabina di trasformazione e delle infrastrutture di collegamento alla banchina sul molo Garibaldi, compreso il macchinario Cable Management System, testimoniano l’efficacia dell’azione dell’Authority nel campo dell’efficientamento energetico e delle politiche di sostenibilità ambientale – ha detto il commissario straordinario dell’AdSP, Federica Montaresi.

L’impegno economico per la prima delle quattro nuove cabine è di oltre otto milioni di euro. A giugno le opere saranno completate, poi ci sarà una fase per i test. Ma stiamo già lavorando per l’affidamento del servizio di interesse generale per la fornitura dell’energia elettrica e per la gestione e manutenzione del sistema che permetterà al porto della Spezia di mettere a disposizione il molo Garibaldi elettrificato per le navi da crociera".

Un’opera che ha trovato la soddisfazione del sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini: "Un passo decisivo, perché consentirà alle navi di spegnere i motori durante la sosta in porto. Il turismo crocieristico, con oltre 800mila visitatori l’anno, è centrale per la nostra economia" ha detto il primo cittadino, che poi ha affontato anche il tema lanciato dal presidente regionale Marco Bucci, ovvero la creazione di un’unica autorità di sistema portuale ligure.

"Si possono scegliere vai modelli, ma noi insistiamo nel rivendicare l’autonomia del porto della Spezia e la sua capacità di essere innovativo – sottolinea Peracchini –. Qui si è lavorato sulla qualità anche con contratti integrativi innovativi che hanno dato soddisfazione ai lavoratori e risultati di affidabilità allo scalo. Oltre 7mila persone tra occupati diretti e indotto ruotano attorno al sistema portuale, chi gestisce i traffici deve avere la libertà di fare le scelte migliori nei momenti che ritiene più giusti".