REDAZIONE LA SPEZIA

Duello dopo i voti allineati Lite opposizioni-sindaco

Minoranze: "Solo esibizioni di facciata. Maggioranza appiatita sulla Regione". Peracchini: "La mia valutazione negativa fin dalla presentazione del progetto"

Nella vicenda del progetto di trasporto via mare di gnl attraverso il nostro golfo tutti sembrano fare un richiamo alla chiarezza. Le opposizioni rimproverano al sindaco di essere diventato ambiguo, mentre il primo cittadino replica parlando di una sinistra capace solo di strumentalizzare, rivendicando la coerenza degli atti e dei comportamenti espressi dall’Amministrazione. "Il 7 novembre – accusano i gruppi consiliari di Partito Democratico, LeAli a Spezia, Spezia con te, Spezia bene comune e Gruppo misto di minoranza – si era arrivati ad un chiaro pronunciamento del consiglio. Un no bipartisan su qualunque disegno che preveda la presenza futura di un traffico di chiatte cariche di autobotti che fanno la spola nel golfo tra l’impianto di Panigaglia e il porto mercantile. Perché ora alcuni esponenti della maggioranza sembrano ritrattare e il Sindaco Peracchini è diventato vago e sfuggente?" Osservazioni che il primo cittadino rimanda al mittente: "Da quando i progetti di Gnl Italia sono stati trasmessi agli enti competenti la mia valutazione è sempre stata inequivocabilmente negativa. Tutto il resto è una mera speculazione politica che appartiene ad un’epoca ormai tramontata, quella della sinistra spezzina". Pare dunque già andata perduta quell’armonia e quell’unità di intenti trovata nel voto quasi unanime del consiglio comunale del 7 novembre scorso.

Le opposizioni incalzano perché intimamente convinte che il Sindaco "si sia appiattito" sulle posizioni di avallo al progetto di Gnl Italia espresse dalla Regione. "Martedì prossimo abbiamo richiesto una riunione urgente dei capigruppo – dicono - e lì si vedrà se il no al progetto era solo di facciata o se corrisponde invece ad una effettiva sostanza dei fatti. La nostra battaglia, se si verificherà la prima ipotesi, continuerà non solo nelle sedi istituzionali ma se necessario anche attraverso mobilitazioni popolari e la richiesta di un referendum".

Al di là delle baruffe della politica, resta fondamentale capire quali siano i rischi reali per il nostro territorio. Le associazioni ambientaliste lanciano forti allarmi mentre gli uffici tecnici chiamati in causa hanno espresso valutazioni positive per quanto di loro competenza. Se a questo aggiungiamo che oltre alla proposta di Gnl Italia è in campo anche il gruppo Canarbino con un progetto alternativo che tramite concessioni già in essere permetterebbe di superare la questione di Calata Malaspina, la faccenda si complica.Tutti fanno un richiamo alla chiarezza ma l’esito finale è tutto fuorché scontato e lapalissiano.

Vimal Carlo Gabbiani