REDAZIONE LA SPEZIA

Dossier Capitale, si alza il tiro: "Progetto figlio dell’orgoglio. E Basile ha offeso il comitato"

L’amministrazione Peracchini replica alle critiche avanzate dall’ex assessore comunale "Abbiamo regalato alla città una Rivoluzione copernicana e un nuovo Rinascimento".

La candidatura della Spezia a Capitale della cultura è stata un’iniziativa senza precedenti per la storia della nostra città e per tutto il nostro territorio: per la prima volta, con un moto di grande orgoglio per le nostre radici e la nostra identità, è stato costruito un progetto partecipato e ambizioso per traguardare il futuro che va al di là della candidatura stessa. Dopo decenni di politiche culturali del centrosinistra tese a tenere nascosti i luoghi culturali e la nostra identità come qualcosa di cui doversi vergognare – si pensi alla totale incuria delle mura storiche ottocentesche, alla galleria antiaerea, al Parco della Rimembranza, al convento delle Clarisse, alla batteria Valdilocchi, alla bellezza e alla forza del liberty – il primo mandato di questa amministrazione, dal punto di vista culturale, ha operato una vera e propria Rivoluzione copernicana nel modo di vivere la storia locale.

Il primo obiettivo è stato quello di “La Spezia Forte”, progetto che ha riportato nei cittadini la coscienza del grande valore della propria storia e che è diventato un modello da esportazione e un volano economico e turistico. Siamo anche prossimi, oramai, a ultimare l’ultimo tassello del progetto con la riqualificazione ai piedi del Castello San Giorgio del parco dell’ex convento delle Clarisse, un luogo di grande fascino e che diventerà strategico per eventi e rievocazioni storiche. L’altra rivoluzione è stata senza dubbio la scossa impressa rispetto al proverbiale immobilismo che ha caratterizzato, negli anni del centrosinistra, la gestione di Camec, museo Lia, ex Fitram e biblioteca civica Mazzini, solo per citare quattro esempi concreti. Il Camec sta vivendo oggi un vero e proprio Rinascimento culturale, grazie alla partnership con Fondazione Carispezia, alla ristrutturazione dei locali e al ripensamento profondo della collezione permanente. Il museo Lia, invece, sta conoscendo una valorizzazione storica importante, sia a livello infrastrutturale sia nell’organizzazione di mostre ed esposizioni di interesse nazionale. I lavori per la riqualificazione delle facciate sono un altro intervento che ha l’obiettivo di promuovere ulteriormente la struttura e rendere l’ingresso più attraente e accogliente. Sull’ex Fitram l’attuale amministrazione sta investendo con un progetto ad hoc per rendere l’area finalmente fruibile, poiché quando ci è stato consegnato da chi ci ha preceduto lo stabile non era neppure del tutto agibile. In ultimo siamo riusciti a sbloccare i lavori per la ristrutturazione della biblioteca ’Mazzini’, a oggi vero punto di riferimento cittadino, con mostre dedicate al patrimonio storico del suo archivio. Una volta risvegliati dal sonno dentro il quale avevamo perso coscienza del nostro valore, ci è parso naturale candidare la città a Capitale della cultura con un dossier focalizzato sul tema del mare, elemento centrale emerso in tutti i tavoli di lavoro e dai momenti di ascolto. Il dossier di candidatura è stato il frutto di una vera e propria chiamata alla forza delle idee di tutto il tessuto culturale, pubblico, privato e del terzo settore, l’associazionismo, il contesto imprenditoriale e commerciale e tutte le pubbliche amministrazioni: oltre 70 i soggetti coinvolti e oltre 33 progetti che guardano al futuro della nostra città e che verranno portati avanti indipendentemente dal risultato, con investimenti per 6 milioni di euro.

Ha destato dunque profonda amarezza la lettura distorta e per nulla aderente alla realtà condotta dall’ex assessore alla Cultura Luca Basile: un’offesa per tutti i professionisti del settore, nazionali e internazionali, che hanno partecipato a questa sfida epocale, al comitato scientifico e a tutto il gruppo di lavoro. Spero quindi in una pubblica ammenda dell’ex assessore, anche perché l’unica cosa degna di nota che si ricorda dell’assessore Basile sono le migliaia di euro spese per l’inaugurazione della mediateca regionale ligure ’Fregoso’ fatta senza neppure dotare la struttura di un proiettore. Candidare Spezia a Capitale italiana della cultura 2027 ha già significato una rivoluzione nel modo di fare cultura nella nostra città e continueremo a portare avanti con grande orgoglio i progetti presentati nel dossier.

L’amministrazione comunale