REDAZIONE LA SPEZIA

Disastro autostrada, sindaci sulle barricate

Venticinque amministratori e il Parco contro i disagi infiniti e le tariffe folli dell’A12. Richiesta di intervento a ministro, Regione, Salt e Anas

Venticinque Comuni e un Parco uniti contro i disagi infiniti e le tariffe da brivido dell’autostrada A12. C’è la sofferenza di un’intera provincia nella richiesta che presto arriverà sui tavoli del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, al presidente regionale Giovanni Toti, e ai vertici di Anas e Salt: sedersi a un tavolo di confronto per trovare una soluzione a quella che rischia di essere la pietra tombale sul desiderio di rilancio del territorio. Un appello che, partito dal cuore della Val di Vara ha trovato la condivisione della quasi totalità dei primi cittadini spezzini e quella del presidente del Parco di Montemarcello Magra Vara, Pietro Tedeschi. È stato il sindaco di Sesta Godano, Marco Traversone, a fare da collante istituzionale su un tema che da mesi sta tenendo campo anche nelle cronache quotidiane del nostro giornale: la mobilità al collasso, frutto di una viabilità che si potrebbe definire, usando un eufemismo, precaria., tra ponti che crollano, strade chiuse e l’inerzia governativa che sta contraddistinguendo le principali opere pubbliche che darebbero sollievo, come la bretella Ceparana-Santo Stefano e il terzo lotto della Variante Aurelia.

Ad aggravare la situazione, le condizioni in cui si trovano le autostrade liguri, da settimane sottoposte a continui cantieri di manutenzione e messa in sicurezza che si traducono però in disagi enormi per i pendolari e per il settore dell’autotrasporto. Insomma, così non si può andare avanti, e ne sono convinti anche i venticinque primi cittadini che hanno firmato la lettera appello, dove tuttavia spicca le assenza politica (e la firma) di parte dei sindaci di centrodestra: quelli Ameglia, Beverino, La Spezia, Lerici, Porto Venere, Riccò e Sarzana. "Riteniamo sia doveroso dare voce alla popolazione del levante ligure sulle difficoltà e i costi degli spostamenti su strada, spesso gli unici compatibili con le esigenze di mobilità legate al lavoro – si legge nella lettera – La viabilità ordinaria, infatti, vede come asse principale la statale Aurelia, che nel tratto fra Sestri Levante e La Spezia vanta un percorso di rara bellezza ma che certo non costituisce un itinerario percorribile con agio e in tempi ragionevolmente brevi, attraversando rilievi montuosi che impongono continue curve, salite e discese".

Il ragionamento cade inesorabilmente sulle condizioni dell’autostrada A12, finita nel mirino dei sindaci per "l’importo eccezionalmente elevato delle tariffe ed alla presenza, ormai di lunghissima durata, di cantieri che rendono per la maggior parte la tratta percorribile su corsia unica, con i disagi ed i maggiori rischi che da questo derivano. Si tratta – sottolineano – dell’unica opzione sostanzialmente praticabile per spostarsi tra Sestri Levante, Deiva Marina, Carrodano, Brugnato, Santo Stefano e La Spezia ed ovviamente tra tutte le altre località con esse più o meno bene collegate. Questo vale per i residenti e per i turisti che, strade permettendo, frequentano volentieri il nostro splendido territorio".

Da qui la richiesta di un confronto con l’obiettivo di ridurre "per quanto possibile" non solo i disagi, ma anche le tariffe del pedaggio, quest’ultimo "argomento già affrontato, con riscontri positivi, per la tratta Sestri Levante - Genova della stessa A12. Mentre si riflette su come ridurre il digital divide che ancora affligge i nostri paesi, è anacronistico dover discutere di un physical divide che, rendendo oltremodo onerosa la mobilità, di fatto maggiormente li penalizza". Per Marco Traversone, sindaco di Sesta Godano e promotore della lettera, l’iniziativa "ha carattere trasversale, e vuole portare sul tavolo degli enti competenti i disagi che stanno patendo i nostri cittadini, al fine di ottenere la costituzione di un tavolo nel quale affrontare i problemi e trovare soluzioni per risolverli".

Un’iniziativa, quella sposata dai sindaci, con i quali si spera di risolvere una situazione arrivata ormai al limite: la stessa che ha portato il governatore regionale Giovanni Toti, nei giorni scorsi, a minacciare un atto di messa in mora nei confronti del ministero dei Trasporti e poi a chiedere, nell’incontro romano avvenuto lunedì al ministero dell’Infrastrutture con il sottosegretario Roberto Traversi e i vertici di Anas, un piano urgente entro 48 ore per la rete autostradale ligure che sia compatibile con la vivibilità della Liguria, dei suoi cittadini e delle sue imprese economiche. I lavori sulla rete autostradale hanno determinato la chiusura di 18 gallerie e ad altri interventi minori lungo le tratte.

Matteo Marcello