Dehor, nuove regole e polemiche "Mettiamo ordine". "No, sarà il caos"

Approvata in commissione la possibilità di utilizzare più suolo pubblico, con requisiti di sicurezza "Superiamo il periodo post Covid e diamo equilibrio al centro". Ma l’opposizione lancia accuse.

Dehor, nuove regole e polemiche  "Mettiamo ordine". "No, sarà il caos"

Dehor, nuove regole e polemiche "Mettiamo ordine". "No, sarà il caos"

Dare spazi adeguati ai commercianti del centro superando il periodo post Covid, nel rispetto delle esigenze dei residenti. Obiettivi riassunti nella variante al Piano di paesaggio urbano dedicata solo a esercizi commerciali, con cui la giunta vuole rimettere un po’ di ordine nella gestione dei dehor, dopo le ’maglie larghe’ adottate ai tempi della pandemia per la necessità di mantenere le distanze interpersonali. La conseguenza erano stati tavolini in strada un po’ ovunque, con inevitabili disagi per i residenti. "La novità - spiega l’assessore alle attività produttive Marco Frascatore - è dare la possibilità all’esercente di allagarsi in misura superiore del 30% della superficie interna, ma a certe condizioni di sicurezza e tenendo conto dell’affollamento dei luoghi. Per utilizzare il suolo pubblico del vicino con un dehor, serve il suo nulla osta e comunque l’utilizzo di arredi facilmente spostabili.

Dopo il Covid abbia avuto la città invasa dai tavoli, davanti a vetrine e abitazioni, ora diamo regole all’uso del suolo pubblico con equilibrio". Altro passaggio importante "è stato prorogato fino al 2026 l’adeguamento dei dehor". Gli stessi commercianti hanno accolto con soddisfazione la proposta definendola ’opportuna, equilibrata e positiva’. Ma la regolamentazione dei dehor (definita in Commissione e in votazione nel consiglio comunale di lunedì), ha animato il dibattito politico. Tra i banchi dell’opposizione, è il gruppo Leali a prendere posizione, con Roberto Centi e Patrizia Flandoli. "Abbiamo sempre visto con favore la crescita di pubblici esercizi, ma negli ultimi anni vi è stata una proliferazione incontrollata di aperture, ed è sotto gli occhi di tutti che la rete commerciale del centro storico si sta trasformando progressivamente in una sorta di ‘mangiatoia’, a discapito di un’offerta commerciale, artigianale e di servizi più variegata e maggiormente attrattiva per i residenti ed i turisti" dicono i due consiglieri, che sulla regolamentazione estensiva dei dehor varata dall’amministrazione sottolineano come sia "finalizzata a non porre alcun limite alla concessione di spazi pubblici per i dehor. Non siamo d’accordo su questa linea di aumento senza limiti degli spazi concessi a bar e ristoranti. Vogliamo continuare a sostenere le attività di pubblico esercizio, ma senza eccessi e salvaguardando nel contempo i giusti diritti dei residenti". Per Centi e Flandoli "già oggi troppe zone del centro storico sono costellate di mega dehor, installati su pedane e rivestimenti in plexiglas, che hanno ridotto gli spazi liberi per l’uso pubblico da parte della collettività e hanno eliminato anche diversi stalli per parcheggi auto. In non pochi casi si tratta di strutture fisse di particolare ingombro. Basta girare per il centro per rendersi conto che la deregulation nelle concessioni del suolo pubblico, ora meriterebbe un ripensamento: altro che una ulteriore estensione delle concessioni a chiunque ne faccia richiesta".