
Il critico d’arte Davide Pugnana racconta un’opera di Palazzo Cucchiari
Sarzana (La Spezia), 10 ottobre 2023 – Impara l’arte ma non metterla da parte. Un vecchio adagio, leggermente riveduto e corretto, sembrerebbe perfetto per coltivare l’originale sogno di Davide Pugnana che alterna la sua professione di operaio a quella di scrittore, guida nei musei e critico d’arte. Per arrivare a fine mese ogni mattina carica i distributori automatici di merendine, snack e patatine sistemati in ospedali, stazioni ferroviarie e uffici dalla Versilia fino a Levanto per conto di un’azienda di Santo Stefano. Per sognare e nutrire il suo desiderio continua a studiare, scrivere libri e partecipare a conferenze di presentazione di artisti, pittori e scrittori alcuni affermati altri esordienti.
Davide Pugnana, 39 anni, originario di Carrara, scuole frequentate a Ortonovo e adesso residente a Sarzana, è l’esempio di come si possa continuare a inseguire e coltivare una passione. Aspettando l’occasione giusta, sempre pronto e preparato per coglierla al volo. Le opportunità ogni tanto si presentano e il suo nome inizia a girare nell’ambiente degli artisti e dei musei. Intanto è vice presidente dell’Accademia Albericiana di Carrara e segretario del Centro lunigianese di studi danteschi. Tiene lezioni all’Università dell’Età libera di Castelnuovo Magra e Pontremoli e conduce visite guidate a Palazzo Cucchiari a Carrara dopo aver iniziato al Museo Lia della Spezia.
"E pensare – ricorda Davide Pugnana – che ero letteralmente resistente al sapere. Alle scuole medie proprio non c’era verso di imparare. Poi ci ha pensato mia nonna Sandra, con una sua intuizione, a cambiare le cose. Mi ha fatto conoscere il professor Roberto Greco che è stato discepolo di Luigi Russo, grande critico letterario, e con lui ho iniziato a studiare storia, filosofia e letteratura e poi mi sono iscritto all’artistico di Carrara ’Artemisia Gentileschi’". Poi il passaggio all’Università a Pisa nella facoltà di letteratura ma anche qui si è verificato un altro cambio di rotta. "Ho partecipato a un bando – continua – riscrivendo un vecchio catalogo del Canova e ho vinto una borsa di studio a Bassano del Grappa, così ho deciso di passare da letteratura a storia della critica d’arte conseguendo la laurea".
E tra una visita al museo e l’altra ogni mattina si presenta al lavoro. "Vengo da una famiglia proletaria – prosegue Pugnana – per cui nella mia vita ho fatto cameriere, fattorino, aiuto cuoco, posatore di marmi sugli yacht e adesso carico i distributori automatici di merendine. Quindi conosco l’importanza e la necessità del lavoro. Però coltivo la mia passione e spesso nelle pause del servizio prendo appunti e preparo le conferenze che magari devo tenere la sera stessa. La mia missione è quella di tradurre in parole le opere d’arte visive".
Punti di riferimento ? "Diciamo che quando ho bisogno di arricchire la mia conoscenza mi rileggo gli scritti di Roberto Longhi, Francesco Arcangeli, Giovanni Macchia e altri grandi critici d’arte che mi aiutano a crescere. Dico sempre che ho bisogno costantemente di aggiungere attrezzi alla mia cassetta dei ferri". Davide Pugnana aggiorna puntualmente il suo blog ’Letteravisiva’ ed ha già scritto tre libri dal titolo ’Recensioni altri scritti’, ’Voci dal mondo dell’arte’ e ’Un diario pubblico di passioni private’ pubblicati dalla casa editrice sarzanese Gd Edizioni. E così ogni giorno porta avanti la sua dolce passione tra le poesie di Baudelaire, i quadri di Rimbaud e una merendina al cioccolato.