REDAZIONE LA SPEZIA

Dalla Spezia alla Corea nel segno dell’amicizia "Scout, valori importanti"

Quattro giovani del gruppo Agesci impegnati nel 25ª edizione del ’Jemboree’ "Una grande emozione confrontarsi con ragazzi provenienti da tutto il mondo".

Dalla Spezia alla Corea nel segno dell’amicizia "Scout, valori importanti"

Sono partiti dalla Spezia, Sarzana e Lerici per rappresentare il gruppo scout Agesci Zona La Spezia in estremo oriente, per vivere un’esperienza di livello internazionale. Si è svolto nei giorni scorsi, nella contea di Buan in Corea del Sud il 25° ’Jamboree mondiale dello Scoutismo’, evento che si tiene ogni quattro anni con scout da tutto il mondo. Quattro giovani sono partiti dalla provincia spezzina per rappresentare il gruppo e l’intera Zona: sono arrivati in Corea del Sud Sara Grassi del Gruppo Lunae 1, Thomas Stanciu del Gruppo La Spezia 3, Emanuele Vittorio de Matteis del Gruppo La Spezia 1 e Sophie Capecchi del Gruppo Lerici 1. Circa 50mila ragazzi hanno partecipato all’evento internazionale per eccellenza, che educa i ragazzi alla fratellanza e alla pace tra le nazioni, valori fondanti dello scoutismo. "E come per ogni obiettivo educativo – spiegano dal gruppo Agesci – anche nell’educare i ragazzi alla bellezza dell’internazionalità, la soluzione più semplice è far vivere ai ragazzi un’esperienza concreta, incontrando i fratelli scout di tutto il mondo, scambiandosi punti di vista e giocando insieme". Anche i ragazzi spezzini, hanno lavorato durante l’anno per prepararsi al meglio partendo dal motto scelto per questa edizione “Draw your dream” (disegna il tuo sogno).

"Il Jamboree è un evento potente per far percepire ai ragazzi che, pur provenendo da tutto il mondo, pur avendo modalità differenti di vivere lo scoutismo, siamo “amici di tutti e fratelli di ogni altra guida e scout”, come recita la nostra legge – spiega Anna Canepa, responsabile di Zona La Spezia – una fratellanza che respiri e di cui senti la responsabilità quando vieni inviato come “ambasciatore” dei fratelli e sorelle che lasci a casa. La zona Spezia è una piccola realtà, ma ha voluto inviare quattro ambasciatori al Jamboree proprio perché gli educatori sono consapevoli di questa potenza e della ricaduta che avrà su quanti vivranno anche solo i racconti di chi c’era. La dimostrazione che l’esperienza di questo “campo” non è solo un sogno lontano dal mondo reale quest’anno è stata più evidente di altre volte. Il caldo eccessivo e la necessità di evacuare il campo per far fronte alla minaccia di un tifone, sono stati vissuti dai ragazzi sempre con il sorriso sulle labbra e spirito di adattamento, amplificati dalla forza che ti dà la comunità di cui ti senti parte".