
Dalla Spezia a Parigi. Il sogno realizzato di Mattia Curlante. Mk Idées ai vertici
"Non siete soddisfatti del vostro lavoro e volete trovare un’occasione? Venite a Parigi! Vi aspetto qui, c’è tanto da fare, a livelli importanti, c’è spazio per ottenere un posto appagante". Parola dello spezzino Mattia Curlante che, dopo aver lavorato in riva al Golfo e in Australia, è approdato per amore nella Ville Lumière e lì ha trovato terreno fertile per sviluppare il suo talento e il suo sogno. Un mix che ha chiamato Mk Idées: uno studio di interior design specializzato nel settore ‘food’. Panetterie, pasticcerie, pescherie, gelaterie sono il business principale di quest’attività che, anno dopo anno, è riuscita a posizionarsi in modo significativo nel mercato locale. "Sono profondamente convinto che in ciascuno di noi si nasconda un piccolo artista" scrive Curlante nella presentazione sul sito dello studio: questa l’idea di base da cui è partito per assicurare ai committenti punti vendita personalizzati e unici. "Il mio lavoro si discosta da quello dell’architettura tradizionale – spiega - : io stesso non sono architetto, perché qui non è necessario aver fatto questi studi per dedicarsi all’interior design; mi sono diplomato all’Itis e ho imparato tutto sul campo, come nella precedente esperienza presso un’azienda specializzata di Ceparana, di ritorno da un’esperienza in Australia. Mi sono ritagliato questa nicchia: siamo in tanti ad occuparcene qui, ma io mi baso sui nostri punti di forza, come una ricerca forsennata nei materiali, voglia di proporre nuove cose e divertirci. Attualmente non siamo i più famosi, ma in molti, fra coloro che devono arredare una pasticceria o un panificio passano da noi: siamo diventati un punto di riferimento. Ho un volume d’affari impensabile in Italia, forse potrei arrivare a questo solo a Milano".
Attualmente, lo studio Mk Idées ha sei dipendenti di diversi paesi, uno dei quali italiano e vanta riconoscimenti come il Prix du Ravalement-sezione Devanture (premio del restauro - facciata più bella) assegnato dalla città di Versailles nel 2018 per il rifacimento della pasticceria Gaulupeau. L’avventura umana e professionale di Curlante a Parigi è iniziata 13 anni fa al seguito della moglie, che aveva trovato un impiego presso una delle firme più importanti nel settore lusso delle calzature. "I primi anni ho sofferto, sia per la lingua, che per la difficoltà di convincere potenziali clienti a uscire dalla loro comfort zone per abbracciare idee nuove: c’è stato chi mi ha malamente restituito il catalogo. I miei progetti erano scartati perché ritenuti non conformi, ma non ho mai fatto del vittimismo e ho tenuto duro. Oggi accade il contrario: siamo ricercati e conosciuti, dato che offriamo ad ogni cliente un concetto unico e si stabilisce un rapporto umano con lui. Certo – continua – Parigi è grande, ma ci conosciamo tutti e se fai una stupidata, ti fanno fuori".
Se nella capitale francese è arrivato al seguito della moglie, Curlante ha subito colto le sue occasioni. "Stavo bene in Italia, non potevo lamentarmi, ero già in questo settore. Però qui c’è un’aria diversa: se hai un po’ di spirito imprenditoriale nell’animo, puoi farlo sbocciare. Respiri business da tutte le parti: è difficile da spiegare, ma questa città è un catino bollente". E dal loft di Montreuil divenuto la sede di Mk Idées ribadisce il suo invito. "Per quanto la vita sia cara, fare un’esperienza di vita e di lavoro qui potrebbe essere davvero importante: che sia per restare o di passaggio, resterà sempre una voce di peso sul curriculum vitae di ognuno. Vi aspettiamo".