GIANLUCA TINFENA
Cronaca

Dal campo al turismo vip, la scelta di Migliore "Lo Spezia in Serie A un’emozione bellissima"

L’ex giocatore aquilotto a soli 32 anni ha deciso di appendere le scarpe al chiodo per concentrarsi completamente sulla sua attività imprenditoriale

di Gianluca Tinfena

Capita spesso di vedere un ex calciatore nel ruolo di imprenditore alla fine della propria lunga carriera, capita meno spesso vedere un calciatore scegliere prematuramente di appendere le scarpette al chiodo per intraprendere la vita da imprenditore senza rimpianti ma con grande motivazione per nuovi ambiziosi progetti.

È quello che è successo all’ex capitano dello Spezia Francesco Migliore che ha deciso di lasciare il calcio a 32 anni e dedicarsi completamente alla sua nuova grande passione di manager e immobiliarista nel settore del turismo di lusso.

Cosa ti ha spinto a questa scelta?

"Dopo l’esperienza di Cremona in estate mi ha cercato l’Entella. Mi aveva offerto un biennale con cifre importanti, tra l’altro sarei stato anche molto vicino alla mia famiglia. Ho capito che era arrivato il momento di smettere per dedicarmi completamente a un settore in cui i miei sogni non sono ancora stati realizzati. Nel calcio sono consapevole di aver fatto il massimo e mi sono tolto belle soddisfazioni. Ora ho il sogno di far decollare un progetto che avevo chiuso nel cassetto da tempo, quello della Regina di Manarola".

Di cosa si tratta?

"Un ristorante davvero unico nel suo genere. Lo inaugureremo a giugno. Un anno fa ho rilevato un immobile a Manarola, siamo in piena fase di ristrutturazione. Per me sarà un sogno che si realizza. Abbiamo già attiva la pagina instagram dove sono i nostri futuri clienti a poter scegliere lo stile di alcuni particolari del ristorante. Da quando ho 24 anni investo nel settore immobiliare, prima a Nizza dove sono cresciuto quindi da quando sono arrivato a giocare nello Spezia nel paradiso delle 5 Terre. Ho conosciuto questi posti una sera d’estate del 2013 quando mi portarono a cena in un ristorante di Riomaggiore. È stata come una folgorazione e quel giorno ho capito che sarebbe stato lì il mio futuro. Ho iniziato investendo nel turismo con camere, appartamenti e suites di lusso con il marchio The First. A giugno inaugureremo il ristorante".

In estate nel mese di tranquillità apparente dopo il primo lockdown hai avuto come ospiti Chiara Ferragni e Fedez. Com’è nata questa opportunità?

"Quando giocavo alla Cremonese ho conosciuto bene il fidanzato della sorella della Ferragni. Diciamo che è stato un lungo pressing e siamo riusciti ad averli da noi in estate. In piena crisi causa emergenza covid la visita di Fedez e Ferragni alle 5 Terre è stato l’effetto trainante per tutto il settore nonostante la difficoltà del periodo. Quest’estate abbiamo lavorato solo con ospiti italiani ma è stato comunque un segnale. La nostra clientela è prevalentemente straniera".

Allo Spezia dove hai giocato quasi 150 partite ci pensi sempre? Ti sei pentito di quell’addio improvviso dell’estate 2017?

"Spezia è sempre nel mio cuore. Io vivo e ho investito qui e sarò sempre un tifoso delle Aquile. Ne approfitto per raccontare la mia verità di quell’addio. Non è vero che volevo andare via ma volevo rinnovare. Mancavano pochissimi dettagli per trovare un accordo e pensavo non ci fossero problemi a restare. Saltò tutto all’ultimo non di certo per una mia volontà. Quando ho capito che in città c’era già il mio possibile sostituto, il messaggio era anche troppo chiaro e con il mio procuratore ci siamo guardati intorno decidendo di giocarsi la chanche di andare al Genoa in serie A".

A proposito di Spezia che effetto ti fa vederla in serie A con alcuni tuoi ex compagni in campo?

"Sono felicissimo per loro e per la città. Mi sento spesso con Terzi, Maggiore, Acampora e anche con Vignali. È bello vedere due ragazzi come lui e Bastoni giocare a quei livelli. Grazie al lavoro e alla costanza si sono meritati un importante spazio. Uno spot per il mondo del calcio dove con l’impegno nulla è impossibile e non è mai troppo tardi per coronare il proprio sogno".

Ci hai mai pensato a sponsorizzare lo Spezia con il tuo marchio?

"Quest’anno forse era prematuro. In futuro chissà. Di certo la serie A è un volano per il turismo di tutta la nostra provincia".