Dai tombini fuoriescono liquami. Fondi, cantine e abitazioni allagati

Disagi e proteste in via della Pieve

Allagamenti in via della Pieve (foto Frascatore)

Allagamenti in via della Pieve (foto Frascatore)

La Spezia, 13 maggio 2019 - Fondi, cantine e abitazioni allagati ieri mattina in via della Pieve. Il problema ai numeri civici 32, 34, 36 e 40 nella strada che costeggia la linea ferroviaria, è stato causato dalle fogne che non ricevevano, in quanto tappate. Così gli scarichi, non potendo defluire, sono esondati. E si è creato un vero e proprio fiume che si è riversato per la strada e ha colpito soprattutto i fondi ai numeri civici 32 e 34, che fino a qualche tempo fa ospitava una tabaccheria. Essendoci un bagno all’interno, l’acqua della fogna è fuoriuscita copiosamente e ha allagato tutto. Il problema ha riguardato anche la cantina al civico 36, che però non avendo un bagno non è stata del tutto allagata. Difficoltà anche nell’abitazione al civico 40, dove l’acqua è arrivata sul pavimento.

L’allarme è scattato attorno alle 8,30 quando i residenti si sono accorti che i tombini in mezzo alla strada buttavano fuori l’acqua della fogna. E’ stato chiamato il numero verde di Acam, segnalando che si stavano allagando i fondi, le cantine e le case. Ma l’intervento del camion per lo spurgo è avvenuto soltanto alle 11.

«Sono venuti i vicini ad avvisarmi che il mio fondo era allagato – ha detto Giuliano Ruini, proprietario dei locali dell’ex tabaccheria di via della Pieve – sono subito intervenuto con gli stivali e la scopa perché la situazione era drammatica. Il negozio era completamente allagato dagli scarichi della fogna, l’odore era irrespirabile. Meno male che il negozio era vuoto, altrimenti i danni sarebbero stati maggiori. Però per togliere l’acqua dalla cantina ci vorrà una pompa. Non è la prima volta che succede, avevano detto che la colpa è del mare che non riceve, ma qui il problema è che le fognature andrebbero spurgate più spesso e non un volta all’anno». Alcuni abitanti sostengono che il problema sarebbe provocato anche da una tubatura a ‘collo d’oca’ che non favorisce il deflusso delle acque.

«QUI quando piove è un disastro – aggiunge Francesca Lasio che abita al civico 30 – con l’acquazzone di due settimane fa avevo in casa 20 centimetri di acqua che è entrata dalla strada. Qui vicino c’è un canale che prima puliva il Comune, ora invece hanno detto che appartiene alle ferrovie e toccherebbe a loro. Morale della favola, lo ha pulito dalle erbacce che lo ostruivano un mio vicino di casa a sue spese. E’ assurdo».

Massimo Benedetti