MATTEO MARCELLO
Cronaca

Corse balneari in ritardo. La rabbia dei sindaci: "Azienda inaffidabile e senza organizzazione"

Da Riccò, Beverino e Pignone un duro affondo contro la scelta di Atc. Collegamenti dall’entroterra alla riviera solamente dal 15 luglio. "Si scarica la responsabilità sui dipendenti: non è accettabile".

Corse balneari in ritardo. La rabbia dei sindaci: "Azienda inaffidabile e senza organizzazione"

"È orribile che il soggetto pubblico scarichi sui propri soci e i propri clienti la propria disorganizzazione. Soprattutto se poi si tende a scaricare la responsabilità addirittura sui dipendenti". Non usano mezze parole i sindaci di Riccò del Golfo, Pignone e Beverino contro la decisione di Atc Esercizio di differire al 15 luglio l’avvio delle corse balneari, storicamente previsto dal 1° luglio. Una decisione che sta creando disagi in Val di Vara, che è figlia dell’ormai cronica carenza di autisti, tale da spingere l’azienda ad ingaggiare ex conducenti oggi in pensione e a valutare di richiamare dalle ferie gli autisti in caso di estrema emergenza. Loris Figoli, Ivano Barcellone e Marco Cosini non nascondono "una doppia e cocente delusione: vuoi per il modo in cui è stata gestita la situazione in seno all’azienda, che non può stupirsi del dissenso di fronte alla palese assenza di programmazione del lavoro, vuoi per il grave danno economico e sociale che ne deriva. La scansione delle stagioni non è un imprevisto" I tre sindaci rimarcano "per l’ennesima volta una obiettiva inaffidabilità dell’azienda di trasporto pubblico tiene in sospeso e tradisce un intero comprensorio, improvvisamente molto più distante dal mare pur trovandovisi a un passo. Nonostante i proclami di supporto alle aree interne e tutto il rumore sull’integrazione con i comuni della Val di Vara, lasciamo i residenti e i turisti senza un servizio per il quale hanno già pagato: perché gli abbonamenti sono stati in larga misura già venduti".

Un danno secondo i sindaci "immenso" che non solo farebbe emergere "un quadro di inaffidabilità che preoccupa per il presente e soprattutto per il futuro" ma che ha ricadute anche sociali, perchè "si perde una decennale tradizione di supporto e svago per una popolazione di anziani e minori. In chiave turistica, altrettanto devastante che passi l’idea di non poter contare su alcun servizio pubblico per far uscire dai margini le economie dei borghi dell’entroterra". Un problema, quello della carenza di autisti, che ha portato Atc a tagliare anche quattro linee – la 9 La Spezia Fs - Favaro Alto, la linea 17 La Spezia Fs - Pianazze, la linea 30 piazza Chiodo - Cadimare, la linea 31 piazza Chiodo - Montepertico Alto – e una decina di corse. Circostanza che ha scatenato le ire del gruppo consigliare del Pd spezzino, secondo cui "i tagli alle linee e il posticipo dell’avvio delle corse balneari sono un pericolo che abbiamo visto arrivare da lontano e rischiano di essere soltanto l’inizio. Un quadro difficilissimo che richiederebbe soluzioni complesse e di lungo termine, che però sicuramente non stanno arrivando da Palazzo civico. Non stanno arrivando investimenti e risorse, che anzi sono state tagliate nell’ultimo bilancio. L’enorme sforzo di pensiero del Sindaco e della Giunta per questa estate 2024 ha prodotto un solo risultato: una navetta notturna che per come è stata concepita non è fruibile né conosciuta dai cittadini o dai turisti, ma che in compenso assorbe risorse ed energie in termine di personale. Sulle nostre strade la sera circola una navetta vuota, mentre nelle periferie da Cadimare, alla Lizza, alle Pianazze e al Favaro il servizio viene bruscamente tagliato a scapito dell’utenza. Chiediamo ancora una volta che si faccia marcia indietro sui ripetuti tagli al tpl".