Crocieristi, termoscanner anche sui turisti che scendono per un tour

I passeggeri erano meno della settimana scorsa e la sensazione è che molti abbiano preferito restare a bordo, ma non vengono forniti dati

La misurazione della temperatura con termoscanner

La misurazione della temperatura con termoscanner

La Spezia, 7 marzo 2020 - A bordo, ieri, erano in 5mila: un migliaio in meno rispetto alla settimana scorsa. Effetto coronavirus? Non necessariamente, perché – fanno sapere in porto – di settimana in settimana i passeggeri di crociere come quella mediterranea di Costa Smeralda registrano oscillazioni anche significative. Questione di programmazione della vacanza, su cui possono incidere fattori molto diversi. Certo è che, anche se all’apparenza al terminal di largo Fiorillo ieri era tutto normale, l’atmosfera non era proprio la stessa di sempre.

Innanzitutto perché ieri, per la prima volta, è scattata una misura di prevenzione in più nel quadro dei controlli che fanno capo all’Ufficio di sanità marittima, a tutela in questo caso non di passeggeri e personale di bordo ma degli spezzini. La novità è stata l’introduzione del termoscanner, il dispositivo che misura a distanza la temperatura corporea, anche per i passeggeri in uscita, prima non prevista. Un accorgimento volto a tutelare da un eventuale contagio le persone a terra da parte di passeggeri o membri dell’equipaggio, prima obbligati alla rilevazione solo al momento dell’imbarco (su un monitor il volto della persona inquadrata si colora di rosso quando lo strumento percepisce una temperatura superiore alla norma).

«L’effetto coronavirus non ha creato particolari patemi – osserva Giacomo Erario, direttore del Terminal – a parte qualche cambiamento di programma per le escursioni, decisamente ridotte. Relativamente pochi i crocieristi che hanno utilizzato mezzi pubblici, soprattutto treni, limitandosi a spostamenti verso mete vicine come Porto Venere e Cinque Terre, destinazione rimasta fra le più gettonate". Significativa la riduzione dei pullman noleggiati per i clienti della Smeralda: la settimana scorsa erano stati 28, ieri sono scesi a venti.

Non disponibile il numero degli sbarchi, per capire quanti siano i crocieristi che hanno preferito restare a bordo piuttosto che visitare la città, apparsa ieri non affollata, anzi. Secondo Erario le discese si sarebbero mantenute a livelli normali. Intanto c’è chi prevede un drammatico calo del traffico crocieristico generale, stimato da Conftrasporto nel 50-60 per cento. Prematuro, comunque, tracciare consuntivi anche perché quelle di Costa Smeralda erano in gran parte prenotazioni non recenti.