Consulenze a peso d’oro. Atc, negli ultimi tre anni spesi oltre 350mila euro

L’azienda ha pubblicato il resoconto degl incarichi affidati a partire dal 2021. Oggi la nomina del nuovo consigliere del Cda destinato a diventare ad.

L’ultimo incarico porta la data del 15 aprile scorso, quando l’avvocato Daniele Biagini fu scelto per recuperare gli emolumenti che erano stati accreditati dall’azienda dal 2018 al 2021 all’allora presidente Gianfranco Bianchi, senza che quest’ultimo ne avesse effettivamente diritto, in quanto in pensione: più di 9mila euro di incarico per andare a recuperare una somma inferiore ai 30mila euro. Ma quello delle consulenze e degli incarichi esterni è stata una costante degli ultimi anni di Atc Esercizio. Una ricorrenza che, dal 2021 al 2024 è costata qualcosa come 342.038,64 euro: una somma al ribasso, considerando che per molti incarichi non sono considerati l’iva e i contributi previdenziali. Incarichi assegnati per andare a sopperire alla mancanza di figure all’interno dell’azienda, e che proprio per questo negli ultimi mesi hanno attirato l’attenzione di alcune delle sigle sindacali. È stata proprio l’azienda, nei giorni scorsi, a pubblicare sul proprio sito web l’elenco degli incarichi e dei compensi. Sono stati 65 quelli assegnati, in larga parte ad avvocati. Si va dai 400 euro elargiti lo scorso aprile ai membri della commissione del bando di selezione interna per addetti all’esercizio, a cifre decisamente più corpose.

Come i 22mila euro iva esclusa per uno studio finalizzato alla riorganizzazione aziendale: uno studio sulle procedure e sui carichi di lavoro che, assegnato nell’agosto del 2022 e consegnato qualche mese dopo, ancor oggi giacerebbe inutilizzato in qualche anfratto della sede di via Leopardi. Risale invece a marzo 2023 un incarico legale da 15146 euro per disbrigare una serie di contenziosi sorti con sindacati e lavoratori, e per alcune valutazioni circa l’adozione di provvedimenti disciplinari, mentre è stato di 10mila euro più iva la somma spesa per il supporto di uno studio commercialistico all’ufficio contabilità. La necessità di "gestire i rapporti con i sindacati circa la gestione del personale inidoneo" (altro bubbone per mesi al centro dello scontro tra management e sindacati) ha portato l’azienda a incaricare una società esterna: 1500 euro più iva. Risale allo scorso gennaio la consulenza per un altro dei nodi insoluti, la vertenza ferie e l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro. Rivendicazioni di lavoratori e sindacati hanno spinto Atc a chiedere un parere proveritate: 7000 euro oltre iva per la "necessità di quantificare la sussistenza e l’eventuale entità del rischio aziendale", con la vicenda che proprio il mese scorso è sfociata nella raffica di ricorsi gerarchici (circa 340). Un tema, quello delle consulenze, che avrebbe attirato anche l’interesse del nuovo management. Nel frattempo, oggi l’Assemblea dei sindaci nominerà il nuovo consigliere del Cda, destinato a diventare amministratore delegato dopo la vicenda giudiziaria che ha colpito Francesco Fiorino. Nelle ultime ore, tra i nomi dei papabili a rivestire l’importante incarico, anche quello del noto commercialista Giovanni Copello.

Matteo Marcello