ELENA SACCHELLI
Cronaca

Concessioni demaniali marittime L’Antitrust boccia il rinnovo al 2033

Impugnata di fronte al Tar la delibera approvata a dicembre dal consiglio comunale di Sarzana. L’Autorità garante della concorrenza richiama alla necessità di applicare la direttiva Bolkestein

di Elena Sacchelli

Sullo spinoso tema delle concessioni demaniali, in assenza di un quadro normativo inequivocabile, per il momento l’ago della bilancia – se si tratta di Antitrust – pare propendere verso la direttiva Bolkestein. O almeno questo è quello che si può dedurre dopo aver constatato che l’Autorità garante della concorrenza E del mercato, che già aveva diffidato il comune di Sarzana per aver preso atto della validità della Legge Centinaio applicandola al territorio locale, tramite approvazione di una delibera di consiglio che risale 29 dicembre scorso, che di fatto ha prorogato le concessioni demaniali marittime sino al dicembre del 2033 in favore degli attuali gestori degli stabilimenti balneari, adesso ha deciso di fare ricorso al Tar.

In una nota sottoscritta da Filippo Arena, segretario generale dell’Agcm, si apprende infatti che a seguito della diffida emessa nei confronti del Comune, deliberata in data 16 febbraio, per aver approvato la delibera avente ad oggetto la proroga delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative, la questione è stata preso nuovamente in carico in data 4 maggio e proprio in quella sede è stata disposta "l’impugnazione davanti al Tribunale amministrativo regionale per la Regione Liguria della suddetta delibera consigliare e di ogni atto presupposto e conseguente". Ma districarsi tra il piano normativo in materia di concessioni demaniali è praticamente impossibile. Da un lato c’è la direttiva europea datata 2006, la Bolkestein, che fa fede al principio della libera concorrenza e che prevede quindi che le spiagge, come anche altri beni che appartengono al demanio, vadano assegnate tramite gara; dall’altro lato - e decisamente inconciliabile con la Bolkestain - c’è la Legge Centinaio del 2018 che prevede, appunto, la proroga delle concessioni demaniali sino alla fine del 2033. Ma sino a che Roma non darà una lettura univoca e chiara della questione il contraddittorio non cesserà di esistere quindi l’ultima parola la detterà ancora una volta il Tar dal momento che, dopo l’applicazione della Centinaio in vari comuni, le diffide Agcm sono arrivate copiose.

Alcune sentenze in questo senso sono già state emesse, ma se il Tar della Toscana sul caso del comune di Piombino ha fatto prevalere la direttiva europea stessa cosa non si può dire per quanto è avvenuto nel comune di Lecce dove il Tar della Puglia, chiamato ad esprimersi, ha ritenuto che l’applicazione della Legge Centinaio fosse legittima. Per quanto riguarda la proroga delle concessioni demaniali marittime gli attuali gestori degli stabilimenti situati nel litorale di Marinella dovranno aspettare che si esprima il Tar ligure anche se è certo che per la stagione estiva del 2021 tutto resterà invariato dal momento che a causa dell’emergenza covid le concessioni sono state prorogate. Ma cosa accadrà l’anno prossimo?