REDAZIONE LA SPEZIA

Col cantiere a regime lavoro per 70 Gli ex Toto ‘richiamati’ in servizio

La clausola sociale ha dato i suoi frutti, ma parecchi dipendenti avevano trovato un’altra occupazione. La Ici si sta muovendo per sottoscrivere accordi con le realtà locali per la fornitura dei materiali edili

Le prime telefonate sono partite un paio di mesi fa. Alcuni hanno accettato, ed entreranno a lavorare man mano che il cantiere entrerà nel vivo. Altri hanno declinato: a quasi tre anni dallo stop all’appalto che aveva significato perdita del lavoro, sono riusciti a trovare autonomamente un’altra occupazione. È l’effetto della clausola sociale, il vincolo chiesto a gran voce dai sindacati per garantire continuità occupazionale agli 86 tra lavoratori e impiegati della Toto Costruzioni rimasti senza lavoro dopo la decisione di Anas di stracciare il contratto d’appalto per inadempienze. "L’azienda che ha vinto il nuovo appalto ha chiamato tutti: alcuni hanno declinato l’offerta perché nel frattempo hanno trovato un’altra occupazione o perché hanno maturato i requisiti per andare in pensione, altri invece hanno accettato e stanno aspettando di essere chiamati a lavorare – dice il segretario provinciale di Fillea Cgil, Gianni Carassale –. Anche per questo auspico una veloce ripresa del cantiere, che una volta a regime conterà almeno una settantina di dipendenti diretti, con la speranza che molti possano essere individuati nella nostra provincia, oltre alle ditte del subappalto, che speriamo possano essere individuate sempre nello Spezzino". Un dato positivo, quello relativo al rispetto della clausola sociale, che fa il paio con la volontà della nuova azienda di andare a sottoscrivere accordi con le aziende locali per la fornitura dei materiali da costruzione. "Quello di stringere accordi con l’indotto locale è senza dubbio un fatto positivo – rimarca il sindacalista –, che permette una buona ricaduta economica sul territorio. Quest’opera può portare lavoro e occupazione al settore edile locale: bisogna aiutare un settore che sta cercando di ripartire dopo il Covid e ogni opportunità deve essere sfruttata". In attesa che il cantiere torni a brulicare di operai e mezzi, il 26 ottobre azienda, Anas e sindacati si ritroveranno in Prefettura per firmare il protocollo per la legalità dell’appalto.

mat.mar.