Città creativa per il design Scade oggi il bando Unesco "Una vetrina internazionale per prodotti e saperi locali"

L’assessore Gagliardi spiega come è nata l’idea della candidatura: "Un vero progetto corale". Il primo step da superare è la valutazione della commissione nazionale interministeriale.

Città creativa per il design  Scade oggi il bando Unesco  "Una vetrina internazionale  per prodotti e saperi locali"

Città creativa per il design Scade oggi il bando Unesco "Una vetrina internazionale per prodotti e saperi locali"

Poche ore allo start. Scadono oggi i termini per la presentazione della candidatura di Spezia a ’Città creativa Unesco’ per il design. Un titolo permanente del quale fregiarsi a livello internazionale. E, più nello specifico, un volano per azionare le leve della promozione sulla macchina, insieme economica e identitaria, che è il vero fiore all’occhiello del territorio: la nautica come terreno di sperimentazione di modelli di produzione, ricerca e formazione. "Un progetto corale – precisa l’assessore Manuela Gagliardi, colei che più da vicino in queste settimane ha lavorato per tessere un mosaico di consenso attorno all’idea della candidatura – e, non a caso, un progetto che ha già raccolto, sul territorio, l’entusiastica approvazione di imprese, associazioni, università e scuole". Ma com’è nata l’idea di aderire al bando Unesco? La scintilla si deve all’intuizione di un giovane laureando: il 25enne spezzino Federico Giorgilli, ex studente di marketing e comunicazione alla Cattolica di Milano e autore di una tesi nella quale si svisceravano contenuti e procedure dei diversi bandi ai quali l’amministrazione di piazza Europa avrebbe potuto dare la propria adesione. "Il ragazzo – racconta Gagliardi – ha bussato alle porte del Comune per raccontarci l’opportunità di una candidatura al titolo di Città creativa Unesco e il suggerimento ha subito incontrato il favore di tutti noi: il mio, ma anche e soprattutto quello del sindaco Pierluigi Peracchini e del presidente della Regione Giovanni Toti". E siccome non c’era tempo da perdere Federico è stato invitato a firmare un contratto di consulenza con Palazzo civico e ora lavora, in sinergia coi funzionari dei settori Cultura e Bandi, ai dettagli della domanda di partecipazione. Una domanda che si articola su 30 punti – sfruttati per mettere in evidenza le caratteristiche di un territorio che, dall’eredità dei maestri d’ascia al futurismo dei super yacht, trasuda marineria da ogni poro – e che in giornata sarà inoltrata alla commissione nazionale di valutazione, formata da membri della Farnesina e del ministero della Cultura. A fine giugno, gli esiti della selezione e il nome delle due città che l’Italia andrà a proporre, a livello internazionale, per l’assegnazione del riconoscimento. L’iter si concluderà a novembre, con la proclamazione da parte dell’Unesco dei nuovi territori che potranno fregiarsi del titolo di ’città creativa’ in uno dei sette cluster individuati: musica, letteratura, artigianato, media arts, gastronomia, cinema e, appunto, design. "Entrare nella rete permanente delle città creative – commenta Gagliardi – sarebbe un grande risultato. In primis, perché offrirebbe a Spezia una vetrina internazionale tarata sulle proprie eccellenze, e poi perché consentirebbe nei quattro anni successivi di sviluppare i progetti attorno ai quali si è strutturata la domanda di partecipazione al bando"

Roberta Della Maggesa