Cinghiali della Maggiolina Avviata la sterilizzazione

L’operazione della Lav ha coinvolto una ventina tra professionisti e volontari. In azione la clinica mobile del Centro animali non convenzionali di Torino

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Di Perla e Amara, le due femmine adulte di cinghiale che erano state catturate assieme a sette piccoli mentre si trovavano nel parco della Maggiolina, e poi trasportate in un’area recintata di Riccò del Golfo, si sono perse le tracce da mesi. Così, nei giorni in cui in Parlamento passa l’emendamento di Fratelli d’Italia che consente non solo l’abbattimento dei cinghiali in città – e se le analisi delle carcasse non daranno controindicazioni gli ungulati potranno essere anche mangiati –, a Riccò del Golfo è stata avviata la sterilizzazione dei sette eemplari rimasti. "Avevamo comunque promesso che ci saremmo presi cura di loro e quindi, oltre alla ricerca di una nuova destinazione, sono cominciate le operazioni di sterilizzazione dei cinghiali, allo scopo di evitare riproduzioni indesiderate, che nel breve volgere di qualche mese e a causa dell’alta prolificità della specie, avrebbero reso il recinto che li ospita ancora più inadeguato" spiega Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici. L’operazione, cominciata nelle prime ore del mattino di mercoledì, ha visto il coinvolgimento di una ventina di persone fra professionisti e volontari. Il Centro animali non convenzionali dell’Università di Torino è intervenuto con la sua clinica mobile e cinque veterinari. "I primi due cinghiali sono stati sterilizzati tramite laparoscopia, limitando quindi al massimo qualsiasi rischio post-operatorio e sottoposti a indagini cliniche che ne hanno confermato l’ottimo stato di salute. Le attività di sterilizzazione termineranno a breve, distribuite nel corso delle prossime settimane al fine di ridurre al minimo lo stress patito dagli animali" fa sapere la Lav, che sottolinea come la priorità ora sia il trasferimento degli animali in una nuova sistemazione, reso difficoltoso dalle disposizioni per il contenimento della Peste suina africana. Vitturi rilancia, chiedendo che "il ministro della Salute autorizzi lo spostamento degli animali in un rifugio sicuro come già richiesto con la nostra lettera del 2 dicembre scorso".