
Cesare e Alessia Cardelli e Massimo Biava, della galleria Cardelli & Fontana
Colori tenui, l’impossibilità di racchiudere una forma che si giustifichi da sola e il tentativo di riordinare il caos. Si chiama ‘Cartamodello’ la personale di Cesare Biratoni che questo pomeriggio, alle 18, verrà inaugurata alla Cardelli & Fontana di Sarzana. La galleria d’arte contemporanea di via Torrione Stella Nord è pronta ad aprire le porte al pubblico e ad ospitare fino al prossimo 27 luglio una selezione di dipinti e collages realizzati per l’occasione, accompagnati da un testo-dialogo tra Irene Biolchini, Cesare Biratoni e Alessandro Roma. Per Biratoni – artista nato a Barcellona nel 1969, che attualmente vive e lavora a Busto Arsizio - è stato senza illuminante l’incontro con Masolino a Castiglione Olona. Un incontro avvenuto negli anni ‘80 quando gli affreschi della collegiata non erano stati ancora restaurati e all’interno del battistero, dove il giovane Cesare passava ore, non c’era luce artificiale. Biratoni osservava quindi le forme e i colori cambiare in base alla luce che filtrava e ricorda come se, se il cielo era coperto doveva aspettare che gli occhi si abituassero alla penombra.
"Credo di essere stato fortemente influenzato dalla quella tavolozza tenue – spiega Biratoni - data dal tempo che ha consumato gli affreschi, ma anche dalle condizioni di luce così variabili, mai dirette. I colori che prevalgono sono il rosa tenue delle carni e il verde, una tavolozza che è penetrata gradualmente nei miei occhi e nella mia testa". Semplificazione e attenzione alla forma, cifra stilistica di Masolino, non sono distanti a quello che per Biratoni rappresenta il ritaglio.
"Quando dipingo, ritaglio, disegno o compongo, ho l’impressione di essere sempre alla ricerca della stessa cosa – prosegue Cesare Biratoni -. Si potrebbe forse dire che ogni singolo lavoro si avvicini sempre più gradualmente alla cosa che vado cercando? Non ne sono sicuro, sarebbe troppo romantico e rassicurante. Neanche l’idea di un insieme composto di tanti frammenti mi convince". I suoi soggetti -le bagnanti, i pittori, i nudi - sono tutte invenzioni fittizie, un’idea storica intorno alla quale Biratoni prova ad organizzare il caos. Caos che nello studio può agevolare incontri e scontri tra le cose e caos necessario a creare condizioni. Ma soprattutto caos che per l’artista si ordina quando l’insieme di forme, ritagli e colori, si ritrovano all’interno di un soggetto molto semplice. Oggi e domani Cartamodello sarà visitabile dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20. Fino al 27 luglio la mostra invece potrà essere visitata dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30.
Elena Sacchelli