REDAZIONE LA SPEZIA

Caporuscio in pensione dopo 40 anni

Feste contingentate antiassembramento per il pubblico ministero

Compleanno con traguardo professionale per il dottor Maurizio Caporuscio. Ieri ha compiuto 70 anni. E per lui si è spianata la via al tempo libero: dopo 40 anni di lavoro nella Magistratura ha raggiunto l’età della pensione. Il rituale della festa a palazzo di giustizia è stato condizionato dalla prudenza obbligata in tempo di Covid. Nessun incontro ‘ecumenico’ a rischio assembramento ma meeting separati con le categorie di interlocutori con cui il magistrato si è interfacciato nello svolgimento del servizio: polizia giudiziaria, avvocati, personale amministrativo, magistrati. In scena, ogni volta, un amarcord intriso di nostalgia e riconoscenza reciproca, dall’arrivo del giovane magistrato romano a Sarzana nel 1979 per assumere le funzioni di pretore all’insediamento nel 1989 alla Procura presso la Pretura, fino al progress di carriera nella Procura presso il Tribunale. In tutti i ruoli, un agire rigoroso, intriso di umanità e moderazione. Nella soddisfazione per parole di stima, strette di mano, felicitazioni e il dono (da parte dei colleghi) di un quadro dell’artista Francesco Vaccarone,un cruccio: quello di non aver dato un nome e un volto all’assassino di don Emilio Gandolfo, parroco di Vernazza. "Il pensiero mi accompagnerà sempre…" dice anche ora che potrà dedicarsi con più lena alla sua grande passione per la musica, incarnata anche con ruoli propulsivi sul piano culturale, da presidente della Società dei Concerti a sostenitore del concorso lirico di Sarzana ’Spiros Argiris’. Avrà anche più tempo per affiancare la moglie Marinella Currè nell’ impegno di referente del Fai alla Spezia.

C.R.