REDAZIONE LA SPEZIA

Cantieri fermi al palo. A picco la costruzione di nuove abitazioni: "Settore in flessione"

Il dato emerso dal report di Istat sull’andamento dell’edilizia residenziale. Registrato un calo del 12,7% dei permessi rispetto a quelli del 2023. L’allarme della Cisl: "Abbiamo tante ditte ma così manca il lavoro".

Un cantiere edile (foto d’archivio)

Un cantiere edile (foto d’archivio)

Spezia maglia nera in Liguria nel 2023 la costruzione di nuove abitazioni o interventi per ristrutturazioni, come rivelato da Istat nel suo report legato all’edilizia residenziale. Un dato in controtendenza rispetto al panorama ligure dove complessivamente si registra una crescita del 12,7%. La fotografia, elaborata da Ance, mette in evidenza come la Spezia abbia fatto un passo indietro rispetto al 2022 (quando erano stati 166 i permessi per la costruzione di edilizia residenziale) facendo segnare una flessione del 12,7% visto che nel 2023, ultimi dati disponibili, sono state realizzate alla Spezia 145 case. Ma la tendenza negativa è ancora più evidente facendo un passo più indietro perché nel 2019 i permessi di costruire erano stati 179, facendo il confronto col 2023 il calo è piuttosto significativo (-35,2%).

"Dobbiamo ragionare su questi dati – spiega Andrea Tafaria, segretario generale della Cisl Liguria – c’è necessità di ripartire anche per aiutare il nostro settore che attualmente sta vivendo comunque un momento di salute buono con 3344 imprese di costruzioni ma siamo ancora lontani dalla quota di 7734 aziende, un record che risale al 2012. L’edilizia residenziale può e deve un’opportunità da cogliere anche per dare occupazione agli edili del territorio". Sfogliando il report pubblicato da Ance, l’associazione che riunisce i costruttori edili, c’è un altro numero che evidenzia la tendenza negativa nello spezzino. Le erogazioni di finanziamenti destinati agli investimenti nel settore residenziale hanno visto raggiungere la quota di 12,9 milioni di euro per i nuovi mutui.

La contrazione osservata nel 2024 ha interessato tutte le province liguri, sebbene con intensità differenti: La Spezia ancora una volta fanalino di coda dietro a Genova (23,8 milioni), Savona (22,5) e Imperia (14). "C’è necessità di invertire la rotta anche perché dobbiamo ricordarci le direttive europee in vista del traguardo 2030 quando tutte le abitazioni dovranno avere precise caratteristiche green. Anche La Spezia dovrà intervenire ed è per questa ragione la Filca Cisl Liguria, non solo in questo territorio ma in tutta la Liguria, sta accelerando con le Scuole edili che si trovano nelle singole province per creare nuovi corsi di formazione che possano offrire una chance ai giovani che vogliono trovare occupazione nel mondo dell’edilizia e nello stesso dare una nuova professionalità a chi lavora già oggi nel comparto ma deve farsi trovare pronto per queste nuove sfide". Secondo Tafaria quindi L’edilizia residenziale deve diventare un punto di riferimento "anche perché nel 2026 termineranno le opere legate al Pnrr: il settore edile può rischiare una flessione ma una politica incisiva sulla ripartenza dell’edilizia residenziale può aiutare. Ma non parliamo solo di nuove costruzioni, ma viste le difficoltà del territorio ligure e anche spezzino crediamo che per ‘trovare’ nuovi spazi si debba lavorare per riqualificare anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale quegli edifici che al momento non sono utilizzati".