
L’esame eseguito dal veterinario ha confermato che l’animale ha ingerito un boccone confez
La Spezia, 24 settembre 2019 – Polpette di carne piene di lamette disseminate lungo la strada per attirare – e uccidere – cani e altri animali. Non c’è fine alla crudeltà degli uomini: ne è esempio l’ultimo episodio avvenuto pochi giorni fa in via del Parodi, alla Foce, con un cane che ha ingoiato uno di questi bocconcini killer finendo la giornata in una clinica veterinaria, monitorato costantemente per evitare lesioni mortali. Solo pochi mesi nei pressi del parco della Maggiolina il ritrovamento di alcune spugne fritte, in grado di essere letali qualora ingerite; ora, l’ennesima cattiveria all’indirizzo degli animali.
L'episodio in poche ore è sbarcato sui social network, raccogliendo solidarietà ma soprattutto sdegno contro chi si è adoperato per fare del male. «Questo è uno dei pezzi di lametta messa in due pezzi di carne fritta su per via del Parodi Ovviamente questo essere che non merita di respirare, lo sta facendo con intenzione per far crepare i cani della zona che tanto lo infastidiscono» recita il post della proprietaria del cane che, una volta inghiottita la polpetta, è stato immediatamente portato dal veterinario di fiducia: il rischio che la lametta potesse provocare lesioni interne ed emorragie era molto alto. «Ha una lametta che gli viaggia nello stomaco. La prognosi è aspettare: il veterinario ha fatto le lastre e ha detto che il pezzo di lama è piuttosto piccolo, potrebbe riuscire a espellerlo da solo» afferma ancora la padrona, che sottolineando la cattiveria del gesto spiega che «il mio cane ha una lametta nello stomaco e potrebbe essere piuttosto letale. Scrivo per avvisare le persone di stare super attenti se portate a spasso il vostro cane da queste parti».
Purtroppo gli episodi di cani feriti o avvelenati dall’uomo si stanno moltiplicando ogni anno sempre di più: nel gennaio scorso il ritrovamento di sei bocconi killer in un giardino del quartiere Favaro, nel maggio dello scorso anno stessa cosa lungo il parco fluviale di Ceparana. Una situazione che già cinque anni fa portò a una iniziativa di mobilitazione popolare: era l’ottobre del 2014 quando un nutrito gruppo di cittadini organizzò un piccolo corteo da Mazzetta al Parco della Maggiolina con tanto di fiaccole e striscioni di protesta per condannare chi, sempre più frequentemente, dissemina in giro bocconi avvelenati che possono risultare letali per i propri amici a quattro zampe.