REDAZIONE LA SPEZIA

Isabella cambia sesso e il matrimonio con Lucia diventa unione civile

La vicenda delle due infermiere spezzine: dopo il matrimonio, il cambio di sesso con una di loro che diventa una donna transessuale

La senatrice Monica Cirinnà prima firmataria della legge sulle unioni civili

La Spezia, 10 novembre 2016 - Isabella e Lucia, due infermiere spezzine, superati alcuni adempimenti burocratici, saranno la prima coppia che vedrà trasformato il proprio matrimonio in unione civile per effetto della legge Cirinnà. Isabella, infatti, è una donna transessuale, nata uomo e operatasi al Kamol Hospital di Bangkok, lo scorso 12 marzo per effettuare l'intervento di cambio del sesso totale. Ha conosciuto Lucia il 24 luglio 2000, sul luogo di lavoro, e si sono sposati il 7 gennaio 2001. "Ora posso dire che sono una donna transessuale lesbica, finalmente sono io- racconta Isabella alla Dire- comincio a volermi bene. Prima non ce la facevo più, ho anche pensato di farla finita. Ma non volevo morire uomo. Poi è venuto tutto molto naturale".

Grazie anche all'appoggio della moglie Lucia. "Mi ha sempre sostenuto- spiega Isabella- e in questo mi sento molto fortunata e privilegiata perché non ho mai trovato ostacoli. Ho tribolato solo dentro me stessa". Nel suo racconto Isabella, parla della mamma molto anziana, del papà che non c'è più, dei colleghi e dei pazienti che non hanno mai avuto nulla da ridire. "Poi- ammette- nel mucchio c'è anche chi non mi saluta più o è diventato più freddo. Ma a Spezia siamo conosciute e non mi sono trovata ad affrontare particolari problemi, neppure alla posta quando mi presento ancora con documenti in cui risulto uomo o quando sono andata a votare per il referendum sulle trivelle".

Questa unione civile, resa possibile dalla legge Cirinnà, di fatto porta a un "declassamento" del matrimonio contratto nel 2001. "Ora- spiega l'avvocato Cathy La Torre, che segue la vicenda_  la legge prevede che il matrimonio venga 'declassato' automaticamente in unione civile per decisione del giudice". Ma visto che non esiste un precedente, le decisioni del giudice Ettore Di Roberto del Tribunale della Spezia segneranno una nuova via su come conciliare la legge del 1982 con la Cirinnà.

"Rispetto a quanto succedeva prima- dice Isabella- possiamo ritenerci fortunate: senza unioni civili saremmo state costrette dallo Stato a ritenerci due estranee. Mentre, ora, chi vive la nostra situazione ha finalmente delle tutele dal punto di vista materiale". Secondo l'avvocato La Torre sono circa un centinaio le storie italiane molto simili a quella delle due infermiere spezzine. "E ci sono anche tre coppie che sono ancora sposate- spiega- perche' si sono opposte al divorzio che, in ogni caso, non interviene immediatamente ma solo sei mesi dopo l'emissione della sentenza del cambio di sesso".

La Torre, in realtà, non vede molto di buon occhio il passaggio da matrimonio a unione civile: "Perché due persone che si amano, che stanno già insieme da anni, devono vedere declassata la loro unione? Quale interesse può avere lo Stato in tutto ciò?"