"Calette off-limits, divieti da aggiornare". Ma solo due sindaci rispondono all’appello

Nuova lettera del comandante della Capitaneria ai primi cittadini dei comuni costieri. Già agli atti il carteggio con Lerici e Framura

La frana che si verificò il 22 giugno del 2020 alle Rosse

La frana che si verificò il 22 giugno del 2020 alle Rosse

La Spezia, 7 marzo 2021 - Il crollo del cimitero di Camogli, in conseguenza di una frana, costituisce un campanello di allarme per tutta la Liguria, considerata la conformazione rocciosa di gran parte delle coste e la loro instabilità geologica. Ne è ben consapevole il comandante della Capitaneria di porto Giovanni Stella che l’estate scorsa – dopo la frana che il 22 giugno scorso si verificò alle Rosse con precipitazione a mare dei detriti a pochi metri da alcune barche all’ancora – aveva messo mano alla ricognizione delle vecchie ordinanze (alcuni risalenti agli anni Settanta) che dispongono i divieti di permanenza negli specchi acquei e nelle spiagge esposte agli smottamenti. Un tempo la materia era tutta di competenza dell’Autorità marittima; essa ora può stabilire off limits solo sul mare mentre sulla terra devono provvedere i Comuni, titolari della potestà demaniale. Di qui l’invito ai sindaci ad interagire per un aggiornamento. Obiettivo: la tutela della pubblica incolumità Dopo i fatti di Camogli, abbiamo chiesto al comandante Stella di farci il punto della situazione e delle interazioni avviate.  

Risposte? "Per ora solo due quelle dei Comuni di Lerici e Framura".  

Intanto ci avviciniamo alla bella stagione.... "Per questo, tanto più dopo i fatti di Camogli, è necessario chiudere il cerchio, con la massima collaborazione istituzionale".  

Quindi? " Ho nuovamente scritto ai sindaci per rappresentare loro la necessità di valutare e rendere noti, per tempo e mediante una apposita attività divulgativa, i divieti e le interdizioni in essere ed eventualmente da disporre in conseguenza di verifiche sul campo. Noi con le vedette stiamo facendo la nostra parte per monitorare: non si segnalano criticità. Ma è bene tenere gli occhi aperti".  

Il problema è quello dell’inesistenza o della rimozione, causa eventi meteo e vandalismi, della cartellonistica sulle spiagge esposte... "E’ sì. Nonostante l’impegno dei Comuni, competenti in materia, mancano all’appello le segnalazioni necessarie. Sarebbe opportuno il ripristino prima della stagione balneare, magari con indicazione plurilingue, quanto meno in corrispondenza delle aree aperte al pubblico di maggiore transito, come quelle all’inizio dei sentieri posti all’interno di aree affidate alla tutela degli Enti Parco che conducono su tratti di costa interdetti per il potenziale rischio-frane".  

Intanto? "Rilancio – all’insegna, ripeto, del più ampio spirito collaborativo – la necessità di arrivare in tempi brevi ad un condiviso aggiornamento del quadro dei divieti, ognuno per quanto di rispettiva competenza".  

Cosa chiede ai sindaci in particolare? "Di far conoscere se le ordinanze al tempo emanate da questo Comando e citate nella ricognizione trasmessa la scorsa estate possano ritenersi ancora attuali ovvero se, in ragione del notevole lasso di tempo trascorso, possano essere abrogate o integrate alla luce di modifiche successivo dello stato dei luoghi o di nuove situazioni di pericolo".  

Se così fosse? "E’ necessario che i sindaci adottino l’ordinanza di competenza, facendo conoscere l’ampiezza verso mare dell’interdizione ritenuta necessaria, in modo che io possa aggiornare e riunire in un unico provvedimento di più pratica consultazione gli attuali divieti per la parte marittima, di cui sarà data ampia diffusione e pubblicazione sul proprio sito istituzionale".  

Corrado Ricci