
Calata Paita al debutto. Sua maestà l’ostrica saggia il fronte a mare: "Un’area importante"
"Realizziamo una cosa che non si è mai fatta prima in un posto, Porta Paita, che siamo lieti venga utilizzato per questo evento". Le parole di Mario Sommariva, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, in vista dell’Italian Oyster Fest, il primo festival dedicato all’ostrica ‘made in Italy’, da oggi a domenica a Calata Paita, all’insegna del gusto, della genuinità e dell’accessibilità. "Abbiamo da subito condiviso scopi e modalità – aggiunge Sommariva – . Abbiamo intrapreso da tempo una strada che è quella della volontà di fare convivere e sviluppare nel Golfo della Spezia tutte le attività che sono presenti, cercando per superare contraddizioni e difficoltà che nascono dalle diverse tipologie delle stesse. Il risultato viene sviluppando innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e l’organizzazione delle attività tenendo conto dell’ecosistema mare. L’insieme permette di valorizzare al meglio la blue economy che sta crescendo creando ricchezza sviluppo e occupazione". Non ci saranno Giovanni Toti e Edoardo Rixi, ma il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana e l’assessore Andrea Benveduti al convegno serale. "Un momento di condivisione, promozione e divulgazione molto importante che abbiamo sostenuto convintamente – dice Piana – che corona le azioni di cooperazione intraprese in questi anni e in programma con il nuovo Feampa (20232027), forte di 12 milioni. Regione Liguria crede nel rilancio della pesca e dell’acquacoltura ponendosi tra gli obiettivi principali il ricambio generazionale e il supporto allo sviluppo sostenibile delle imprese". Per Calata Paita un primo test, invece, per saggiarne potenzialità e eventuali punti deboli – dopo l’apertura da parte dell’Autorità Portuale – , in modo che la location possa poi trovarsi pronta a mettersi in luce attraverso il consorzio che ne ha ottenuto la concessione e che inizierà a proporre i propri eventi in quegli spazi, probabilmente fra non molto, per creare poi una programmazione variegata tra musica, arte, ristorazione e non solo, più avanti. Sarà, infatti, la bella stagione, magari già dalla primavera a permettere il completo sviluppo del cartellone e in generale delle idee dei membri del consorzio di imprenditori spezzini.
Marco Magi