Blitz dei carabinieri, imprenditori edili nei guai Sigilli a un’attività per carenze nella sicurezza

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Due aziende del settore edile e due del settore commerciale sono risultate irregolari sotto l’aspetto della sicurezza nei luoghi di lavoro e per questo sono scattate denunce, sanzioni e per due ditte le sospensioni delle attività lavorative. Negli ultimi giorni, i carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro della Spezia, del Comando provinciale ed ispettori locali Itl hanno effettuato una serie di controlli a cantieri edili ed esercizi commerciali della provincia spezzina, per verificare il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e contrastare il fenomeno del lavoro nero. L’attività di controllo si è principalmente focalizzata a Spezia, dove sono attivi numerosi cantieri di ristrutturazione cosiddetto 110%. L’attività di controllo ha portato al deferimento di un committente per i mancati adempimenti correlati all’affidamento dei lavori, e di quattro datori di lavoro, per violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: gli sono stati contestati la mancanza di formazione ed addestramento dei lavoratori, l’elaborazione del piano operativo di sicurezza in assenza di elementi previsti, per aver dato corso ai lavori in quota senza aver allestito il ponteggio come previsto dal piano di montaggio e uso smontaggio dei ponteggi. Altra violazione, il non aver predisposto, durante la demolizione di un locale, opere provvisionali e di sostegno per assicurare, ai lavoratori, cautele in caso di crollo e per aver redatto il previsto piano operativo di sicurezza senza indicazione della fase di lavorazione annoverante il piano di demolizione. In due casi è stato disposta la sospensione del cantiere, sino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Un datore di lavoro è stato inoltre denunciato e sanzionato per aver installato dei dispositivi elettronici di controllo a distanza, senza i previsti accordi con le rappresentanze sindacali aziendali o le autorizzazioni dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Complessivamente i provvedimenti sanzionatori di carattere amministrativo ammontano a 3.300 euro, mentre sono state comminate ammende pari a 22.500 euro.