
Sereno e fiducioso che l’evolversi del procedimento penale porti a stabilire che la tesi dei carabinieri forestali sull’inizio tardivo dei lavori di sei giorni, alla base del sequestro del cantiere sull’isola Palmaria, non regge. Così Raffaele Paletti, legale rappresentante di Palmaria Experience, determinato a concretizzare il progetto autorizzato dalla conferenza dei servizi che ha per oggetto: “Riqualificazione dell’ex cava Carlo Alberto con ricomposizione del fabbricato esistente a uso ristorante e realizzazione di uno stabilimento balneare”. Il nodo da sciogliere è quello del riferimento temporale da prendere per il termine di un anno, previsto dalla legge, entro il quale iniziare i lavori. "La questione è interpretativa. Secondo i nostri tecnici il termine da prendere come riferimento per l’inizio dei lavori non è quello dell’atto finale della conferenza dei servizi ma della successiva convenzione urbanistica col Comune. Siamo in uno stato di diritto e ciò è motivo di garanzia per tutti. Noi siamo convinti che gli investigatori siano incorsi in un errore. A breve, nel primo step delle valutazioni del gip, potremmo avere chiarezza” dice Paletti. Altro step dirimente potrebbe essere quello del Tribunale del riesame. La convenzione urbanistica a cui fa riferimento Paletti è stata approvata dalla giunta il 13 agosto del 2022, come si desume dall’albo pretorio. La circostanza sarà fatta valere nella difesa assunta dall’avvocato Andrea Corradino.
C.R.