"Assicurazioni, meglio verificare l’esistenza"

Il consiglio di Sommovigo dell’Aduc dopo le truffe scoperte dalla polizia locale di Santo Stefano

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Case vacanze in luoghi fantastici che però non esistono, contratti telefonici fasulli ma anche assicurazioni per automobili e motociclette a prezzi scontatissimi che in realtà sono carta straccia. La truffa viaggia spedita on-line e a farne le spese sono soprattutto i giovani che hanno molta piu’ pratica nell’utilizzo della tecnologia e tanta curiosità che li porta a "navigare" nel vasto mare della rete alla ricerca del risparmio. E mentre gli anziani sono le vittime dei falsi imbonitori telefonici e di persone senza scrupolo che bussano direttamente alla porta di casa quelli che vengono ingannati sulla rete sono di giovane età. E spesso diventa difficilissimo se non addirittura impossibile risalire agli autori della truffa, a volte neppure chiedendo aiuto alla polizia postale oltre che all’associazione consumatori.

"Nella maggior parte dei casi – spiega Elisabetta Sommovigo di Adoc – non riusciamo neppure a intercettare un interlocutore per poter avviare l’eventuale denuncia. Nel corso degli anni la truffa on-line si è sempre piu’ specializzata e affinata. Un tempo erano quasi evidenti i segnali dell’inganno e penso al logo di un’azienda ritoccato in maniera palese oppure tanti errori di grammatica nei testi. Adesso è tutto molto piu’ specializzato e occorre la massima attenzione". E’ cronaca recente la truffa sulle assicurazioni on-line scoperta dalla polizia municipale di Santo Stefano Magra che ha smascherato un giro milionario.

"Anche in questo caso - prosegue Sommovigo - bisogna diffidare dei facili risparmi. Intanto esistono albi pubblici delle agenzie assicurative esistenti sul territorio per cui è sempre meglio verificarne l’esistenza. E poi se vengono indicati numeri di telefono bisogna contattarli e capire bene le condizioni. Verificare la presenza della partita Iva e di tante altre indicazioni, anche un indirizzo, per poter comunque controllare l’esistenza del nostro interlocutore". In tanti una volta scoperta la truffa chiedono aiuto proprio all’associazione dei consumatori. "Possiamo intervenire - prosegue Elisabetta Sommovigo - quando esiste realmente un’azienda alla quale rivolgersi oppure una sede legale, ma nella rete a volte anche la stessa polizia postale fa fatica a trovare indicazioni utili". Un ultimo appello è comunque lanciato a chi si sente chiedere, telefonicamente, il pagamento di aumenti nelle utenze. "Durante il Covid - conclude - tante persone sono state chiamae a casa da falsi incaricati di aziende che hanno comunicato l’aumento delle tariffe a causa della pandemia rilasciando gli estremi dei conti sui quali versare le cifre. Ma le aziende comunicano attraverso le indicazioni scritte sulle bollette le eventuali modifiche".

Massimo Merluzzi